Ho una figlia di 5 anni che da almeno 2 anni lamentava occasionalmente bruciore vaginale sempre di lieve entitá. Abbiamo deciso di fare una visita da una ginecologa pediatrica che le ha fatto un tampone vaginale ( anche se è una bambina mi ha detto che è possibile farlo) che ha rilevato presenza di ebterobacteriaceae. La ginecologa ha quindi detto di metterle meclon (metrodinazolo e clotrinazolo) crema esternamente a livello vaginale per una settimana. Ho due domande : 1) questa presenza di enerobatteri che è verosimilmente presente da tanto tempo può averle causato problemi di fertilità futuri ? 2) potrebbe aver contagiato il fratello di 3 anni?( Spesso li laviamo insieme contemporanemente e inoltre ho paura che la nonna dei bambini che li cura durante il giorno, dopo che cambia il pannolino al fratello o dopo che aiuta la bimba ad asciugarsi ad esempio dopo aver fatto la pipì non sia super ligia e attenta a lavarsi sempre le mani tra un bambino e l’altro o comunque non posso esserne sicura). Devo fare accertamenti per capire se noi genitori o il fratellino siamo stati contagiati? (Nessuno di noi lamenta disturbi). Eventualmente, se il fratellino si fosse contagiato ma non venisse diagnosticato e curato ( ssendo magari asintomatico) potrebbe avere problemi di fertilità da adulto? Grazie.
Francesco De Seta
Le infezioni da enterobatteri (spesso di natura intestinale) possono determinare bruciori vaginali in età pediatrica, ma non sono germi trasmissibili in famiglia, talora possono essere concomitanti ad infezioni gastreointestinali o urinarie. In questi casi, specie se i sintomi persistono, potrebbe essere auspicabile l’uso do antibiotici orali in quanto quelli locali non raggiungono le pareti vagineli. La presenza di tale infezione non determina problematiche di salute riproduttiva a lungo termine.
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