Sono la mamma di una bimba di 5 anni. Sono affetta da sclerosi multipla, quindi da quando è nata la bimba, in tutto ero sempre aiutata dalla suocera e mio marito. Ho il tremore intenzionale alla mano destra e questo mi ha privato di poter fare molte cose alla bimba – fare bagnetto, fare le trecce, tagliare le unghie. Sono in tutto aiutata dalla mia santa suocera, la quale porta e riporta il pomeriggio la bimba dalla scuola, perché sto peggiorando e mi rimane oramai difficile camminare. Mio marito anche mi aiuta con la bimba ma molto raramente in queste situazioni delicate, per esempio il bagnetto perché lo fa la nonna. In tutto questo io sono sempre presente perché non lavoro più. Leggo la sera i libri alla bambina, sto sempre con lei e lei anche dimostra il suo amore per me – mi fa i disegni suoi, dice che mi vuole tanto bene ma nonostante ciò da quando ha 2 anni la notte non mi vuole, vuole dormire solo con papà. È successo un paio di volte che siamo rimaste solo noi due la notte a dormire e la bimba la notte si sveglia piangendo perché vuole papà. Fino a un anno e mezzo dormiva solo con me… ero molto preoccupata per complesso di Elettra ma mi ha fatto pensare molto il fatto che quando ogni tanto dormiamo solo noi due in casa della nonna, la bambina vuole dormire solo con la nonna e non con me. Capisco che la bimba trova in loro la sicurezza che non ha in me forse perché dalla nascita vede la mamma fragile, sempre bisognosa di aiuto ma non so come reagire quando la figlia mi rifiuta. Rimango malissimo e piango (ovviamente nascosto dalla figlia). Chiedo aiuto e spiegazione perché tutto è così? Grazie mille.
Angela Raimo
Cara Diana, prima di tutto mi chiedo come mai questa bambina dorma ancora con un adulto, papà o nonna che sia. A 5 anni dovrebbe già dormire nella propria stanza, nel proprio letto in modo spontaneo e sereno, quindi senza ansia, senza paura. Non mi focalizzerei dunque più di tanto sulla figura con cui vuole dormine (papà o nonna) o non vuole dormire (la mamma) quanto piuttosto sul fatto che sua figlia dovrebbe già aver raggiunto un’autonomia che in realtà invece non ha acquisito e su questo aspetto sarebbe opportuno riflettere. Posto questo come punto fermo da analizzare, lei per prima ha compreso la ragione per la quale sua figlia non vuole dormire con lei (ma questo non c’entra assolutamente con l’affetto che nutre): la sente fragile, come di fatto lei è, quindi di notte ha bisogno di avere accanto una figura che le dia sicurezza, che lei senta (non a torto) come accudente in caso di necessità. Credo che lei debba sforzarsi di non rimanere male per questa preferenza notturna dimostrata dalla bambina e che soprattutto non debba fare nulla per forzare la mano allo scopo di convincerla a dormire con lei (anche perché è ormai ora che dorma da sola). Occorre portare rispetto per i propri figli, anche se sono piccoli, e il rispetto è anche questo: accettare che scelgano altro rispetto a quello si vorrebbe scegliessero. Voglio comunque precisare che quello che sua figlia fa di sera, dimostrando di volere dormire col padre o con la nonna, non va interpretato come un rifiuto nei suoi confronti, non esprime disamore per lei, ma è solo conseguenza di un bisogno di sentirsi meglio protetta durante la notte. Vede? Se la bambina già dormisse nella sua cameretta e nel suo lettino (come a 5 anni dovrebbe essere) il suo problema sarebbe già superato, perché potrebbe essere lei mamma, magari insieme alla nonna e/o al papà, ad attuare i rassicuranti rituali della buona notte (lettura di una fiaba, accensione di una lucina, carillon, bacino e così via). Cordialmente.
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