Gentile Dottore, ho una bimba di quasi 4 anni che ha avuto uno sviluppo regolarissimo: parla normalmente, si muove con agilità, esprime concetti anche complessi e capisce cose che io alla sua età non capivo. Va alla scuola materna da 2 anni ma ha delle grosse difficoltà a socializzare soprattutto con le maestre. Con i bambini gioca ma non parla molto se non il minimo necessario e a bassa voce. Con le maestre si esprime a gesti. Ci sono voluti mesi prima che decidesse di andare in bagno all’asilo. Quando è all’asilo rimane abbastanza rigida, è sull’attenti e osserva ogni minimo particolare. Fuori dall’asilo non interagisce con gli adulti, li evita, si nasconde e cerca un genitore. Non rimane da sola a giocare con gli altri bambini, richiede sempre la presenza di un genitore o nonno. All’asilo non mangia. Fino a pochi mesi fa tremava se chiamata a fare qualche attività. Tremava anche per andare in bagno. A casa non ha questi atteggiamenti, anzi, è espansiva ed ha le idee ben precise su quello che vuole e su quello che le piace. Ha tolto tardi il pannolino sempre per paura di non riuscire ad arrivare in tempo al wc e fare una brutta figura. Ha paura anche quando deve defecare perché non lascia andare ma trattiene. Ha avuto delle crisi di pianto con tremore e ansia perché aveva paura del dolore. Ora usa il pannolino per paura che il water possa farle del male. È una bimba ubbidiente ma quando ogni tanto le si fa notare che qualcosa non va bene, ad esempio usare il ciuccio alla sua età, lei si incupisce e si mette a piangere, offesa e resta bloccata per vari minuti. Ha paura dei toni alti e della confusione di alcuni luoghi. Non riusciamo a capire se ci sia bisogno di una visita neuropsichiatrica perché ci sembra che ci sia un blocco che non sappiamo come risolvere. Lei si limita in tante cose per queste paure e noi siamo a disagio perché non sappiamo come aiutarla, non la forziamo ma pensiamo che nemmeno evitando si risolva. Avrebbe un consiglio da darci? La ringrazio in anticipo.
Giorgio Rossi
Gentile signora, lei descrive una bambina timorosa, in difficoltà ad esplorare; a casa, dove è garantita dall’accudimento e dalla relazione con i genitori, è diversa ed espansiva, mentre a scuola materna si ritira diffidente, anche rispetto alle sue funzioni fisiologiche (atteggiamento che ha anche a casa in parte). Assume comportamenti di fissazione a fasi di sviluppo precedenti: l’uso del ciuccio non è raro a 4 anni, ma appare in difficoltà ad abbandonarlo. È molto sensibile emotivamente. Io vi consiglio una consultazione con neuropsichiatra o psicologo, deve essere psicoterapeuta per l’infanzia, se possibile in modalità partecipata dai genitori: sedute congiunte genitori-figlia, con successivi incontri solo con i genitori, per analizzare insieme quanto accaduto durante la seduta con la bambina. Si tratta di un un tipo di consultazione breve, 5-7 incontri, che può di per sé aiutare o preludere ad un lavoro più prolungato, se necessario. Dunque, a mio parere ha proprio ragione a voler approfondire, perché non vedo altro modo per modificare la situazione. Cari saluti.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.