Ciao sono Maria, la mamma di Elena 33 mesi. Da un po’ di tempo nel ritmo quotidiano sono cambiate un po’ di cose, (ad es. cambio turno lavorativo del papà che prima riusciva ad essere più presente anche al pomeriggio, l’educatrice del nido ed insieme a lei anche 4 compagni di gioco su 5 sono andati) trascorre tanto tempo con me ed io fortunatamente anche lavoro. Quando arriva il momento del pisolino pomeridiano iniziano tante richieste, (ad es. voglio papà, voglio i biscotti, non voglio guardare i cartoni, voglio guardare i video) ovviamente la risposta è no non è il momento perché … Trovo comunque strategie alternative di relax per facilitare l’addormentamento. Ieri sera é successo un episodio strano: stava giocando con una bambola che ha il ciuccio, lei faceva finta di usarlo quindi io le ho fatto vedere il suo di quando aveva 0 mesi (mai usato) lo ha tenuto in bocca si svegliata durante la notte per cercalo, al mattino le ho spiegato che non lo ha mai usato e che lo usano i bambini molto piccoli ha capito e me lo ha restituito, oggi al momento del riposino un pianto isterico per il ciuccio. Come posso tranquillizzarla su questa cosa? Non voglio che diventi una cattiva abitudine. Buon lavoro e buona giornata.
Luisa Vaselli
Buongiorno cara mamma,
i bambini di questa età sono abitudinari. Quando qualcosa nella loro vita cambia si destabilizzano ed hanno bisogno di tempo per recuperare gli equilibri.
I loro capricci sono la manifestazione di questo loro disagio.
In queste situazioni tocca a noi essere forti anche per loro. Non assecondando i suoi capricci ha fatto la cosa migliore. È la nostra vicinanza, le nostre rassicurazioni che poi fanno ritornare la calma. Capisco quanto possa essere stato duro non assecondarla!
Quando vede che sua figlia accenna a essere nervosa provi ad abbracciarla e dirle: “Vedo che sei triste perché papà lavora (o per il motivo secondo lei più vicino alla realtà). Ti racconto la storia di:…..”
A questo punto la storia sarà la storia di un bellissimo gattino con due bellissimi occhi (del colore di quelli della bambina) un soffice pelo (bianco se è bionda, nero se castana) e racconti alla piccola la sua storia: la maestra ed i 4 compagni cambiati, il lavoro del padre. La voglia matta del papà di ritornare a casa dalla sua gattina, la maestra che era andata via era dispiaciuta ma era stata obbligata a cambiare scuola, la nuova maestra che spaventava enormemente, ma che invece era buona e amorevole, i compagni piacevoli. Così la gattina quando si accorse che tutti le volevano bene si tranquillizzò, e tornó a giocare felice.
All’età della sua piccola, le favole raccontano i dubbi, paure e fanno capire la realtà.
Tutto piano piano tornerà normale, sono fasi e piccole frustrazioni che tendono i nostri bambini più forti e capaci di affrontare quelle grosse che la vita ci pone da adulti. Per quanto riguarda il ciuccio, direi di evitare di darglielo, scegliendo altri modi per consolarla e rassicurarla, come gli abbracci, i racconti, le canzoncine, le carezze. Con cordialità.
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