A mia figlia di quasi 3 anni è stata riscontrata una miopia congenita.
L’abbiamo portata da sei diversi oculisti che ci hanno dato sei diverse misurazioni della vista.
La prima visita l’abbiamo fatta ad 1 anno e le hanno riscontrato 4.5. Dopo 3 mesi l’abbiamo fatta visitare da un oculista specializzato e rinomato che le ha riscontrato -8 e a distanza di 2 mesi (ha chiesto di rivedere la bambina) l’ha trovata migliorata (-6). Non sentendosi in grado di trovare la gradazione giusta mi ha consigliato un altro specialista (il professor Capozzi del Bambino Gesù).
Per uno scrupolo l’ho portata al Bambin Gesù e mi hanno riscontrato -6 e dopo 2 giorni -11.
A questo punto io non so da chi portarla. Nessuno riesce a capire la gradazione e io mi sento preoccupata e demoralizzata.
Aggiungo che mia figlia, che parla poco, a parte leggere da vicino non presenta nessun problema: non inciampa, è spericolata.
Io e mio marito siamo entrambi miopi. Io – 4.50 e mio marito – 6.
Esiste una cura? Qualcosa che posso fare? Sono confusa.
Luca Rossetti
Cara signora, la cosa che dovrebbe fare è affidarsi ad un centro superspecialistico per l’oftalmologia pediatrica (se è comoda, il Bambino Gesù è senz’altro adatto) e affidarsi allo specialista che seguirà la sua bambina, con fiducia. Verrà eseguito un esame in cicloplegia della refrazione e verrà quantificato il difetto in maniera abbastanza precisa. Poi, su consiglio dello specialista, dovrà intervenire con una correzione ottica per permettere alla piccola di vedere bene anche in distanza. Esistono possibilità di terapie con atropina a bassa concentrazione per ridurre la progressione del difetto, ma questa opzione le sarà senz’altro offerta dal medico che prenderà in carico la bambina. In questa fase andare a cercare sempre nuove opinioni può confondere. Cordialmente.
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