Chiedo il vostro aiuto perché penso che tutti sacrifici fatti fino ad oggi per non dare dei vizi a nostra figlia siano andati in fumo per un’influenza. Durante una brutta influenza la mia bambina di 15 mesi ha iniziato a venire nel lettone e voleva dormire solo attaccata a me. Adesso che è guarita non riesco a farle capire che deve dormire nel suo lettino! Anche dopo che si è addormentata e cerco di spostarla nel suo lettino lei percepisce che la sto appoggiando e si mette a urlare; ho provato anche a lasciarla un po’ nel lettino piangendo, ma non vuole saperne. Ho provato anche a riempire il lettino di giochi per renderlo più divertente ma anche questo non è servito a nulla quindi vorrei capire dove sto sbagliando.
Grazie.
Angela Raimo
Cara mamma,
quello che sta accadendo è del tutto normale: è difficile rinunciare a un privilegio (e dormire nel lettone lo è): anche noi adulti siamo riluttanti a farlo, figuriamoci per una bambina così piccola! Occorre dunque rieducare la sua piccina alle consuetudini di prima dell’influenza. Le anticipo che le ci vorrà un po’ (o anche tanta!) pazienza e che le conviene non avere troppo fretta di vedere il risultato per non accumulare stress e frustrazione. La riaducazione al sonno si comincia proponendo un rituale della nanna sempre identico: per esempio, dopo cena pigiamino, lettura di una storia, accensione della lucina della notte, lettino. Stia poi accanto alla bambina, una volta che l’ha fatta coricare: le parli sottovoce, la accarezzi, le faccia sentire la sua presenza affettuosa. Le spieghi che ognuno ha il suo lettino, ma che la mamma comunque c’è. Se si sveglia di notte accorra, la consoli, la baci, ma se possibile non la prenda in braccio. Resti invece con lei fino a quando si addormenta. La lucina della notte deve rimanere sempre accesa. Durante la cena l’atmosfera in casa deve essere serena, la televisione va tenuta spenta. Prima di cena un bagnetto può aiutare la bambina a rilassarsi. Un unico pupazzo morbido riservato alla notte può essere più efficace di tanti giocattoli. Comprendo quanto possa essere impegnativo, ma sono sicura che raggiungerà il suo obiettivo. Mi scriva ancora, se lo desidera. Con cordialità.
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