Bimba che non vuole mangiare la frutta: che fare?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 24/07/2023 Aggiornato il 07/08/2023

Non accade nulla di terribile se per alcune settimane il bambino si rifiuta di mangiare la frutta. Meglio rassegnarsi a questa "presa di posizione" e rispettarla anziché insistere a oltranza, per non rischiare di trasformare quella che potrebbe essere un'avversione temporanea in un'ostilità destinata a durare per anni.

Una domanda di: Adina
Salve dottore, ho una bambina di 6 mesi che non ne vuole sapere del mangiare la frutta. Ho provato mille modi, mille marche, anche con la frutta fresca, nessun risultato. Quando abbiamo iniziato lo svezzamento la mangiava volentieri; all’improvviso niente più. Non so che fare, sostituendo la merenda con il solito latte e biscotti nemmeno lo mangia. Lei fa 4 pasti al giorno, se elimino anche la merenda non penso vada bene. Purtroppo il mio pediatra non mi dà informazioni quindi mi sento smarrita. Attendo sue risposte e la ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti.
Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara signora, innanzi tutto se questa piccina continuasse a non mangiare la frutta anche per qualche altra settimane non accadrebbe nulla di terribile, visto che con le pappe assume comunque le verdure che assicurano un sufficiente apporto di fibre e sali minerali. Può essere molto meglio non insistere con una determinata tipologia di alimenti, la frutta in questo caso, perché si rischia di ottenere l’effetto contrario di quello sperato ovvero di indurre il bambino a sviluppare un’avversione eterna verso quel determinato cibo che lui rifiuta (magari temporaneamente) e che, incuranti del fatto che non lo gradisce, gli viene invece proposto di continuo. Posto questo, provi se la lascia più tranquilla a proporre per merenda lo yogurt e poi, se dovesse accettarlo, gradualmente tenti di offrirglielo con dentro una cucchiaiata di banana o di pera frullata. Se anche questa soluzione non dovesse piacere alla bambina (eventualità da mettere in preventivo), lasci stare, non insista. L’unica cosa che conta è che la crescita continui in modo regolare, che non subisca arresti, e che la bambina sia vivace, allegra, reattiva e non abbia importanti disturbi del sonno, insomma dimostri di stare bene, di crescere in modo armonico. Non si angusti troppo per l’alimentazione, cara mamma, altrimenti si rischia di trasmettere un messaggio ansiogeno legato al cibo che, alla lunga (e nel peggiore dei casi), può porre le premesse per un rapporto poco felice tra il bambino e i pasti. Cari saluti.

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