Ho effettuato la visita per la valutazione della translucenza nucale a 11+5. (In data 22/01/2025).
La misurazione della translucenza nucale è pari a 1. Purtroppo, per avere la valutazione del rischio, bisognava avere in mano i risultati di un prelievo ematico da poter combinare con i risultati della translucenza in uno specifico software. Io ho effettuato questi prelievi ma in una struttura che erroneamente non ha fornito i calcoli del rischio, quindi al momento della visita la ginecologa è riuscita solo a fornirmi la misura della translucenza, ma non è riuscita a combinarla con il prelievo che avevo effettuato e, di conseguenza, non ha potuto fornirmi un’ipotesi di rischio di epidemia 21,13 o 18.
Mi chiedevo se voi professionisti riusciste in qualche modo a fornirmi più o meno una stima del rischio, consapevole del fatto che non è assolutamente questa la procedura, ma chiedo solo per stare tranquilla. Inoltre ti chiedo se la misura della translucenza nucale, da sola, può fornire grossomodo una stima del rischio.
Allego vari documenti che attestano: feto corrispondente ad età gestazionale, camera gestazionale, cordone ombelicale, buona salute ovaie. Nessuna patologia materna. Riporto inoltre un’altra mia preoccupazione: ho la prossima visita a 16 settimane. Come faccio a capire se, nel frattempo, la gravidanza sta proseguendo per il verso giusto?
Eleonora Porcu
Gentile Signora,
mi dispiace ma non è possibile azzardare valutazioni senza tutte le variabili appropriate. Il Bi-test è chiamato anche test combinato perché appunto prende in considerazione dati ecografici e dati biochimici. Dopodiché va ulteriormente integrato con i dati ecografici che si ottengono dalle ecografie successive, in particolare dalla ecografia morfologica. Si confronti con il ginecologo curante ed eventualmente ripeta la procedura. Cordialmente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.