Assunzione di metadone e sostanze di abuso in gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 13/03/2023 Aggiornato il 13/03/2023

Se oltre al metadone una donna incinta fa ancora fa uso di sostanze diventa necessario che si attivi una rete di sostegno, rappresentata da varie fgure professionali tra cui psicologi ed educatori.

Una domanda di: Caterina
Mia figlia tossicodipendente dall’età di 20, ora ne ha 36. Ho saputo che aspetta un bimbo ed è al quarto mese. Continua con metadone e sostanze. Quali conseguenze ci potrebbero essere per lei e per il nascituro? Grazie per la risposta.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, non mi ha precisato di quali sostanze oltre al metadone faccia uso sua figlia. In ogni caso, le posso dire che ci sarebbe un farmaco alternativo al metadone compatibile con la gravidanza. Si tratta della Buprenorfina (Temgesic è il nome commerciale) e ha di particolare il fatto che si comporta sia come agonista che come antagonista dei recettori oppioidi (quelli su cui va ad agire anche il metadone). Questa proprietà fa sì che rispetto al metadone sia più agevole la progressiva riduzione fino alla sospensione del farmaco stesso nel corso della gravidanza, così da arrivare al parto già “pulite”. Il Temgesic andrebbe assunto utilizzando il dosaggio di 0,2 mg/die di partenza, dimezzandolo progressivamente dopo 1 settimana di assunzione. Certo, capisco che se oltre al metadone sua figlia ancora fa uso di sostanze occorre nel contempo attivarsi con psicologi, educatori, assistenti sociali…insomma una rete di sostegno oltre a quella familiare che possa promuovere una crescita approfittando di questo periodo di cambiamento fisico e anche psichico (la gravidanza ci trasforma in donne: è una bella palestra per crescere e fare i conti con chi siamo veramente). Come professionista di fiducia, la rimanderei a delle brave ostetriche (di solito nei consultori familiari sono presenti e possono essere coinvolte anche in percorsi individualizzati): sono le figure a mio avviso più indicate per aiutare noi mamme a scoprire l’istinto materno e a fidarci di quello che il nostro corpo ci dice. Naturalmente resto anch’io a disposizione se desidera ulteriori consigli…forza e coraggio! Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Aborto spontaneo a sette settimane: perché è successo?

25/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo un aborto spontaneo è più che giusto voler sapere perché è successo. Purtroppo però elencare tutte le possibili cause richiederebbe la stesura di un intero manuale. Il più delle volte, comunque, succede perché il bimbo è portatore di un'anomalia genetica non compatibile con la sopravvivenza,   »

Bimba di due anni e mezzo che si ribella alla mamma

25/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

I due anni e mezzo sono stati definiti da qualcuno "l'epoca dei no": tenendo conto che c'è dunque da aspettarsi che il bambino diventi più difficile da gestire, spetta ai genitori insegnargli con affettuosa decisione a rispettare le regole, semplici e giuste, che consentono di avere in casa un'atmosfera...  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti