Mia figlia di 36 giorni da quando è nata ha problemi con l’alimentazione. A partire dai primi giorni ha avuto difficoltà ad attaccarsi al seno e dopo la visita dalla pediatra ci è stato detto che aveva assunto solo 60 grammi in una settimana. Questo mi ha fatto entrare nel panico a tal punto da ricorrere al biberon di latte artificiale, nonostante ciò mia figlia continuava a mangiare poco. Diagnosi: infezione delle vie urinarie con conseguente terapia antibiotica in ospedale. Ora la piccola ha 36 giorni, si nutre esclusivamente di latte artificiale però da qualche giorno presenta macchiette di sangue nelle feci, screpolature (tipo dermatite) fra le sopracciglia, arrossamento costante nella zona del pannolino, respirazione affannosa e agitazione durante la poppata. Io sospetto che tutti questi sintomi siano causa di un’ intolleranza al latte vaccino. Possono avere relazione i sintomi con la intolleranza?
Giorgio Longo
Cara mamma, che possa avere respiro difficile e agitazione solo durante la poppata mi pare improbabile. Penso sia soltanto un effetto della sua attuale preoccupazione. Se con il latte di formula la bambina è cresciuta continuerei con questo. La lieve dermatite al volto (e anche se fosse in aumento) e la dermatite in area di pannolino non devono mai far sospendere il latte. Mi raccomando! Le piccole perdite ematiche che trova nelle feci a volte possono regredire con la sospensione della formula (latte vaccino) ma a Trieste di norma non sospendiamo mai il latte (altri lo fanno) perché se tutto si limita alle “macchiette” e la bambina continua a star bene (non dimostra segni di malessere generale) e crescere regolarmente di peso, sospendere o mantenere il latte non cambia nulla. Tutto regredisce egualmente in breve. Ripeto, quello che conta è che la crescita non subisca arresti e che continui, anche se in misura modesta Con cordialità.
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