Antidepressivi: si possono assumere in allattamento?

Dottor Antonio Clavenna A cura di Antonio Clavenna - Dottore specialista in Farmacia Pubblicato il 26/08/2024 Aggiornato il 02/09/2024

La compatibilità tra allattamento e assunzione di di psicofarmaci deve essere valutata anche in base all'età del lattante: più il bimbo è grandicello meno rischi ci sono.

Una domanda di: Marina
Sono la mamma di un bimbo di 15 mesi che allatto al seno (di solito solo tre poppate: la sera prima di dormire, a metà notte e la mattina appena sveglio). Il punto è che vorrei ritornare ad assumere Efexor 75 mg (sospeso in gravidanza ) ma sono terrorizzata dall’idea che, continuando ad allattare, il mio latte possa perdere tutti i suoi benefici e diventare pericoloso per la salute del mio bambino. Posso continuare ad allattare con serenità o devo smettere?
Antonio Clavenna
Antonio Clavenna

Gentile Marina, la venlafaxina (Efexor) è generalmente considerato un antidepressivo di seconda scelta in allattamento, in quanto passa nel latte materno in quantità maggiori rispetto ad altri farmaci della stessa classe. Qualora la terapia fosse necessaria, non è però necessario interrompere l’allattamento. Inoltre, la compatibilità di un trattamento farmacologico con l’allattamento deve essere effettuata anche in base all’età del lattante. Nel suo caso, considerando l’età del bambino la dose di venlafaxina eventualmente assunta attraverso il latte materno può essere considerata trascurabile e il rischio di effetti indesiderati alquanto improbabile. Non ci sono, quindi, motivi per controindicare la prosecuzione dell’allattamento. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Bimbo di tre anni che vuole il papà e manda via la mamma

08/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Non è affatto preoccupante che quando arriva il papà il bambino ne reclami la presenza e manifesta il desiderio di stare solo con lui. La mamma dovrebbe assecondare questo desiderio, scacciando eventuali moti di gelosia.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti