Antidepressivi e altri psicofarmaci in gravidanza: ci sono rischi per il bambino?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 06/04/2022 Aggiornato il 06/04/2022

Ci sono antidepressivi che si possono assumere in gravidanza senza esporre il feto al pericolo di malformazioni, ma l'impiego deve essere attentamente valutato e tenuto sotto controllo dallo psichiatra in accordo con il ginecologo curante.

Una domanda di: Roberta
Sono una donna di 39 anni e due aborti spontanei alle spalle. Sono in cura da anni con 20 mg di Paroxetina e 20 mg di
Fluoxetina al mattino e 10 gocce di Ansiolin la sera, a causa di una depressione cronica congenita (ereditata da parte materna). Devo dire che la
terapia si è dimostrata efficace negli anni e ogni qualvolta abbia tentato di ridurre o sospendere i predetti farmaci, sono stata davvero male, con
forti ricadute. La mia domanda è la seguente: posso continuare a seguire questa terapia, sempre sotto controllo specialistico, anche in una nuova
eventuale gravidanza (che tra l’altro sto cercando)? Ci sono rischi per il nascituro? Grazie.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, in merito ai farmaci su cui mi ha chiesto un parere le direi così:
1) Indispensabile che lei sia seguita costantemente dalla psichiatra di fiducia durante la gravidanza, se possibile in accordo con il ginecologo curante
Qualora non fossero in accordo, le consiglio di metterli in contatto: vedrà che sarà tutto più semplice. 2) In gravidanza in caso di ansia e/o depressione, si può valutare che farmaco alternativo assumere, scegliendo tra la Venlafaxina (o Efexor, molto utile in caso di disturbo ossessivo-compulsivo), oppure un farmaco della famiglia degli SSRI (come Paroxetina, Sertralina o Citalopram, che hanno anche il pregio di essere compatibili in allattamento. Teniamo presente che, una volta sospeso il trattamento, se dovesse essere nuovamente indicata la terapia farmacologica per contenere l’ansia, occorreranno 2/3 settimane perché il farmaco sia pienamente efficace…motivo per cui secondo me non è prudente sospenderlo durante la gravidanza ma casomai dopo il parto. In ogni caso, è fondamentale non trascurare il dosaggio di questi farmaci: in gravidanza si consiglia di assumere il “dosaggio minimo efficace”, ma questo non significa che le dosi di farmaco debbano essere ridotte rispetto al dosaggio normale dell’adulto, anzi!
Quindi, per esempio, di Zoloft o sertralina il dosaggio “medio” raccomandabile è di 75-150 mg/die, paroxetina oppure citalopram 20-40 mg/die, Venlafaxina 75-150 mg/die.
In particolare, la Paroxetina se assunta la sera aiuta a prevenire il risveglio precoce al mattino (in gravidanza il sonno è un punto debole, meglio curarlo con
attenzione per stabilizzare l’umore insieme alla terapia farmacologica specifica per l’ansia). Lei è già in cura con Paroxetina e Fluoxetina, il mio consiglio sarebbe quello di unificare la terapia assumendo soltanto Paroxetina, anche 40 milligrammi al giorno se necessario. 3) Le benzodiazepine (come ad esempio Ansiolin o Diazepam) non danno malformazioni al nascituro ma purtroppo tendono a dare dipendenza farmacologica e alla mamma e al nascituro, con rischio di crisi d’astinenza per il neonato, pertanto non sono raccomandabili in gravidanza. Nel suo caso ha senso utilizzare Ansiolin fintanto che non si arriva al dosaggio ideale di Paroxetina…sarebbe bello riuscire a sospenderlo prima della gravidanza ma non causa certo malformazioni al nascituro. Sarebbe comunque utile sospendere Ansiolin entro la 16° settimana di gravidanza per evitare il rischio di sintomi d’astinenza nel neonato. Alla sospensione potrebbe osservare su di sè dei sintomi astinenziali per 2-3 giorni circa (insonnia, irritabilità, agitazione)
In questi giorni “critici”, si può usare la Quetiapina (disponibile in compresse da 25 mg) che ha il pregio di non dare dipendenza farmacologica.
La quetiapina è sicura in gravidanza fino ad un dosaggio entro i 100 mg/die (quindi al massimo 4 compresse al giorno) e a questo stesso dosaggio è compatibile anche in allattamento al seno. Agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (di cui Ansiolin fa parte) favorendo il sonno e il rilassamento muscolare, ma non causa dipendenza farmacologica né a lei né al nascituro. 4) Le raccomando infine l’assunzione di acido folico 400 microgrammi per tutto il tempo di ricerca della gravidanza e almeno fino al termine del primo trimestre. Per inciso, l’acido folico è mutuabile (ad esempio Balfolic o Fertifol compresse) e andrebbe assunto se possibile lontano da the e latticini.
Serve per prevenire eventuali difetti congeniti fetali, in particolare questa vitamina aiuta a formare correttamente la colonna vertebrale ed il cuore fetale…inoltre contribuisce nella formazione dei globuli rossi materni e fetali. Quanto ho scritto è una sintesi degli ultimi studi compiuti sull’impiego di psicofarmaci in gravidanza.
A disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Aborto spontaneo a sette settimane: perché è successo?

25/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo un aborto spontaneo è più che giusto voler sapere perché è successo. Purtroppo però elencare tutte le possibili cause richiederebbe la stesura di un intero manuale. Il più delle volte, comunque, succede perché il bimbo è portatore di un'anomalia genetica non compatibile con la sopravvivenza,   »

Bimba di due anni e mezzo che si ribella alla mamma

25/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

I due anni e mezzo sono stati definiti da qualcuno "l'epoca dei no": tenendo conto che c'è dunque da aspettarsi che il bambino diventi più difficile da gestire, spetta ai genitori insegnargli con affettuosa decisione a rispettare le regole, semplici e giuste, che consentono di avere in casa un'atmosfera...  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti