Improvvisamente insorto acufene pulsante. Sono una donna di 43 anni da sempre ho fatto sport e non ho mai avuto problemi.
Fatto visita dal cardiologo elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, tutto nella norma.
Acufene pulsante all orecchio destro alla mattina appena svolgo una qualsiasi attività poi man mano scompare per poi riapparire alla sera quando da seduta sul divano mi alzo per fare le scale al piano superiore .
Poi durante la notte scompare.
Da cosa può essere originato? Pressione 119/ 75 alla mattina appena sveglia con battiti sui 80/ 85.
Gradirei sapere a chi rivolgermi per stare tranquilla come tempo fa.
Aspetto vostre notizie.
Aldo Messina
Gentile lettrice,
una persona è affetta da acufeni quando percepisce un suono (che può assumere le più svariate tonalità) in assenza di qualsiasi fonte che possa produrlo. E’ di fatto un’allucinosi in quanto da un lato si riferisce di avvertire una percezione sensoriale in assenza dell’ oggetto ma dall’altro si assiste al fatto che tale condizione è riconosciuta dal paziente. Tale precisazione fa la diffeenza tra allucinosi ed allucinazioni. Queste ultime viceversa sono ritenute dal paziente come percezioni reali.
Dal 2014 sono state realizzate dall’American Academy of Otolaryngology – Head and Neck Surgery, apposite linee guida per l’osservazione degli acufeni.
In generale per questo tipo di patologia queste escludono l’utilità di accedere alla diagnostica per immagini (T.C. o R.M.N.) tranne che nei casi di “ acufeni monolaterali, pulsanti,specie se in presenza di ipoacusia asimmetrica”. Condizione che, per quanto ci è dato capire, potrebbe riguardarla in parte, anche se in realtà non riferisce eventuale deficit uditivo) . L’indicazione a completare, in quest’ultimo caso, l’iter diagnostico scaturisce dal fatto che l’acufene pulsante monolaterale potrebbe (ma non sempre lo è) essere conseguente a patologia cardiovascolare, ipertensione, soffi cardiaci e carotidei, soffi venosi giugulari(hum venoso). E’ anche vero che una tipologia simile di acufene potrebbe essere determinata dal cattivo funzionamento della tuba uditiva, il canale che consente la comunicazione tra orecchio medio e cavità interne del naso. Un ruolo può essere giocato dall’emicrania o dai conflitti neurovascolari.
Pertanto è necessario che lei si sottoponga a un primo approfondimento otoneurologico recandosi da un audiologo o da un otorinolaringoiatra che possa eseguire quantomeno un’audiometria ed un’impedenzometria con prove di funzionalità tubarica. Sarà lo specialista a decidere se proseguire nell’iter diagnostico e richiedere l’ ausilio della diagnostica per immagini.
Continui pure ad informarci sull’evoluzione del quadro. Con cordialità.
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