Aborto spontaneo in 17^ settimana: può essere colpa di un’infezione?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 15/10/2024 Aggiornato il 15/10/2024

È verosimile che un'interruzione spontanea della gravidanza che si verifica nel secondo trimestre con rottura delle acque sia dovuta a un'infezione dell'apparato genitale e/o urinario.

Una domanda di: Lucia
Gentile dottoressa,
le scrivo dopo venti giorni dal tragico accaduto, dove purtroppo non riesco più a vivere.
Prima gravidanza frutto del primo tentativo di icsi fatto a causa delle mie ovaie multicistiche.
Fino alla 16^ settimana mai un sintomo fastidioso, tutti gli esami perfetti come anche il test genetico e l’anatomica precoce.
Qualche lieve perdita dovuta “probabilmente “ alla placenta che occupava metà orifizio.
Alla 16^ + 3 giorni controllo ecografico Ok con cervicometria 68mm, liquido ok. Alla 16^ + 4 giorni comincia il nostro calvario. Lievi contrazioni sporadiche,
ovviamente da me non riconosciute. 16^+ 5 giorni contrazioni lombari che vanno e vengono e sfaldamento del tappo mucoso (che solo dopo ho capito essere).
16^ + 6 giorni corsa in ospedale per contrazioni lombari forti e ritmiche. Ricovero in pronto soccorso con collo accorciato a 18mm, liquido ok, battito
ok.
Il giorno dopo alla 17^ esatta contrazioni presenti, mi alzo per andare al bagno e si rompe il sacco amniotico.
Da lì comincia il vero travaglio, cervice pervia al dito e contrazioni. La mia piccola nasce dopo un’ora, ovviamente senza più battito (con flebo che mi
hanno aiutata), poi raschiamento per rimozione placenta.
Sono risultata positiva al tampone vagino rettale per streptococco del gruppo B, con valore della PCR a 40 e urinocoltura positiva per escherichia
coli carica batterica 800.000.
Il mio dubbio è, possibile che un’infezione abbia causato tutto ciò in così pochi giorni? Oppure l’infezione è stata la conseguenza del travaglio
innescatosi per altri motivi?
La ringrazio anticipatamente se mai dovesse rispondere per aiutarmi a vivere.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora,
la sua mail mi impone di risponderle subito dato che, come mi ha detto lei stessa, è questione di vita o di morte.
La mia tesi di laurea in medicina riguardava proprio la PPROM ossia la rottura precoce pretermine delle membrane amniotiche, una complicanza molto seria della gravidanza che quasi inevitabilmente porta all’interruzione della stessa, specie se si verifica in un’epoca gestazionale non ancora compatibile con la sopravvivenza del feto.
Lei mi ha riportato un controllo ostetrico regolare a 16+3 settimane e in effetti in soli 4 giorni si è ribaltato completamente il suo quadro clinico.
Con tutta probabilità, si è trattato di un’infezione che ha scatenato di riflesso quelle contrazioni uterine prima sporadiche e poi sempre più ravvicinate e dolorose. L’infezione (sia a livello vaginale che urinaria nel suo caso) comporta anche il rilascio di mediatori dell’infiammazione, tra cui le prostaglandine che fanno modificare il collo uterino (ecco perché la perdita del tappo mucoso) e altri enzimi che possono aver portato alla rottura prematura delle membrane amniotiche.
Lei presumo non avesse fastidi a livello vaginale e urinario: lo Streptococco del gruppo B è spesso presente a livello vaginale senza dare disturbi particolari e la carica batterica sulle urine non era così elevata.
Non deve sentirsi in colpa per non aver dato peso ai primi sintomi: essendo alla sua prima gravidanza non poteva sapere come fossero le contrazioni!
Ora che ha partorito saprà riconoscerle molto bene anche in futuro… anche se ora di certo è l’ultimo dei suoi pensieri.
Per aiutarsi ad affrontare questo periodo così difficile per lei e suo marito, mi permetto di suggerirvi un sito internet:
https://laquerciamillenaria.it/
Si tratta di famiglie che hanno vissuto l’esperienza del lutto perinatale che si mettono a disposizione per condividere questa esperienza così traumatica (solo chi ci è passato di persona la può capire veramente).
Spero di averle risposto e di averle aperto uno spiraglio di speranza, l’abbraccio a distanza e se posso essere ancora di aiuto rimango a vostra disposizione.

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