Alle 12 +6 settimana, in seguito a perdite ematiche e coaguli mi sono recata in Ps e mi è stato riscontrato uno scollamento del polo inferiore di 31×9×43. Alla visita di controllo effettuata a 13 settimane +5 il distacco era di 39×13×6. Premetto che il distacco è ormai presente dalla sesta settimana e non si è mai riassorbito del tutto ma ogni mese si presentano questi episodi di perdite. Le mie domande sono le seguenti: 1. Come interpretare le misure? Lunghezza per spessore? 2. Qualora non dovesse mai riassorbirsi può causare problemi al bambino? Se può essere utile la placenta, da referto, è prevalentemente anteriore. Io sto seguendo un riposo assoluto dal 17 giugno e prendo ovulo di progesterone oltre a DAV HA ma la situazione sembra non migliorare mai. Grazie e buon lavoro.
Elsa Viora
Gentile Michela, intanto in linea generale, è fondamentale che lei sappia che ciò che succede nei primi mesi di gravidanza non è condizionato da ciò che la futura mamma fa o non fa, quindi cerchi di stare il più possibile serena e fare una vita normale, senza stancarsi troppo. Cioè il riposo assoluto non serve. Ha avuto perdite ematiche? Ne sta ancora avendo? Se ha perdite ematiche rosso vivo deve farsi vedere dal suo ginecologo oppure in Pronto soccorso perché a questa epoca di gravidanza l’unico modo per capire come evolve la gravidanza è fare l’ecografia. Le consiglio di parlarne con il medico/ostetrica di fiducia e soprattutto di non focalizzarsi sulle misure, ci interessano solo due dati: perdite ematiche vaginali e contrazioni dell’utero. Gli “scollamenti” rilevati con l’ecografia nel primo trimestre in donne asintomatiche, senza perdite ematiche ematiche, non hanno un significato clinico, cioè non indicano un rischio maggiore di aborto. Inoltre il riposo assoluto per lungo tempo è dannoso al nostro corpo, anche (ed a maggior ragione) in gravidanza. Il termine “scollamento amnio-coriale” indica che l’amnios (pellicola che riveste il sacco amniotico) non è perfettamente aderente alla parete dell’utero ed è tutt’altra cosa rispetto al “distacco della placenta” che indica una non aderenza della placenta alla parete dell’utero, che è un evento drammatico, imprevedibile, molto raro che si può manifestare nel II-III trimestre con perdite ematiche e dolori molto forti. Cerchi di stare serena e le auguro di cuore che la sua gravidanza proceda.
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