Salve avrei la seguente domanda per gli specialisti nutrizionisti. Ho 30 anni sono alta 168 cm, peso 62 chili. Prima della mia prima gravidanza (mia figlia ha ora 18 mesi) pesavo 55/ 56 chili, dopo il parto mi sono rimasti questi 6/7 chili in più. Sono stata da una nutrizionista che mi ha dato una dieta da seguire per perderli, la dieta non è particolarmente restrittiva,
anzi, ed è molto bilanciata: carboidrati, proteine e verdure sia a pranzo che a cena, uno spuntino di frutta al pomeriggio e uno di frutta secca a metà mattina, oltre che la colazione . Siccome sto da pochi mesi provando ad avere una seconda gravidanza, mi chiedevo se è possibile intraprendere una dieta dimagrante, anche se non particolarmente restrittiva. Ovviamente
appena dovessi scoprire di essere incinta interromperei la dieta (so che non bisogna ovviamente perdere peso in gravidanza!) ma il dubbio era se posso fare la dieta mentre sto cercando una gravidanza, fino a che non scopro di essere incinta intendo. La nutrizionista dice che finchè perdo non più di 2 chili al mese non ci sono problemi, e nel momento in cui scoprissi
di essere incinta di interrompere la dieta ma fino ad allora posso dimagrire, anche se sto cercando la gravidanza. Io vorrei perdere 5 chili circa, quindi
pesare non più di 57 chili. Mi conferma che davvero posso iniziare questa dieta senza mettere a rischio il concepimento e la salute dell’eventuale futuro bambino? Grazie mille.
Elisa Valmori
Salve cara signora, dalle informazioni che mi ha fornito posso dirle che lei attualmente si trova già nella fascia del normopeso in quanto il suo BMI (Body Mass Index o Indice di massa corporea) è pari a 21.9. Il normopeso è definito come un BMI compreso tra 18,5 e 24,9. Se arrivasse a pesare 57 kg il suo BMI sarebbe di 20.1, quindi ancora normale. Quello che però non stiamo considerando, è la distinzione tra massa magra (ossia i muscoli) e massa grassa (ossia il tessuto adiposo). Per andare incontro ad una gravidanza, il fattore limitante è proprio la massa grassa, in quanto occorrono delle scorte di energia supplementari, da poter dedicare interamente al bambino. Nelle donne che hanno una carenza di questo tessuto adiposo, il ciclo mestruale prima o poi presenta delle alterazioni e, nei casi più severi, tende a scomparire completamente. A mio avviso, se lei intende perseguire una dieta, sarebbe di sicuro molto opportuno preoccuparsi non tanto di ridurre le calorie introdotte (ovviamente stiamo parlando di una dieta sana e bilanciata come lei stessa mi ha riportato), ma di aumentare un poco l’attività fisica (senza eccedere nemmeno con quella, mi raccomando: intendo una mezz’ora di camminata a passo sostenuto al giorno oppure un’oretta di sport per 2/3 volte alla settimana), così da perdere peso senza sacrificare la massa magra.
Quello che spesso non si considera, è che anche i muscoli pesano!
Inoltre, il tessuto muscolare richiede un consumo di energie in termini di calorie più elevato rispetto al tessuto adiposo, quindi “pesa” anche sul metabolismo.
Per venire alla sua domanda, direi che mi sembra legittimo perdere quei chili che lei considera di troppo, a patto di sospendere la dieta una volta incinta.
Attenzione poi a non prendersi la rivincita in gravidanza e iniziare a mangiare per due: per chi come lei parte normopeso, è giusto aumentare da 12 a 16 chili in totale nei nove mesi di attesa, anche perché oltre alla gravidanza, sarà l’allattamento al seno un momento prezioso per ritornare al suo peso di partenza.
Si ricordi di assumere fin da subito acido folico, una compressa da 400 microgrammi al giorno lontana da the e latticini, e di proseguire almeno fino alla fine del primo trimestre.
A risentirla con buone nuove, cordialmente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.