Le scrivo perché ho un dubbio e sto male moralmente. Ieri ho fatto una visita ginecologica perché sono incinta di 5 settimane (l’ho scoperto il 13 novembre da test positivo). Il 14 fatte prime beta (525,5),dopo 48 h e cioè il 16 novembre erano raddoppiate (1054). Poi le effettuo di mia spontanea volontà il 22 ed erano 1504. Oggi le beta sono 2198. Leggendo la tabella dei valori credo siano nella norma. La ginecologa che mi ha visitato ieri e non è la mia di fiducia (non ho un ginecologo) è stata un po’ contraddittoria perché non le tiene in considerazione. Insomma mi esegue l’ecografia e mi dice che sono di 5 settimane. Si visualizza la camera gestazionale e il sacco vitellino. L’embrione non si vede. È normale? Premetto che forse era tardi,andava di fretta, non lo so. Mi ha lasciato che sono rimasta dubbiosa e con mille paure. Mi ha dato il progesterone 200 in ovuli. Ma io non ho perdite ematiche e non ho mai avuto un aborto. Sto cercando un altro medico ginecologo competente che mi possa seguire personalmente nella mia città e nel frattempo sentire un parere perché sono molto demoralizzata.
Claudio Ivan Brambilla
Cara signora, la sua ginecologa ha fatto molto bene a non considerare il valore delle beta che di fatto non ci anticipa informazioni su come evolverà la gravidanza, ma ci dice solo che la gravidanza è iniziata e, visto che aumenta, almeno per il momento sta proseguendo. Proprio per questo noi sconsigliamo alle donne di ripetere il dosaggio delle beta di loro iniziativa, visto che come conferma il suo caso serve solo ad aumentare la loro ansia e a null’altro. Diversa è l’eventualità in cui lo prescriva il ginecologo per esempio perché vuole vedere se diminuisce segnalando che la gravidanza si è interrotta. In generale, quando le beta raggiungono il valore di 1000 l’embrione e la sua attività cardiaca si dovrebbero vedere con l’ecografia, tuttavia 5 settimane di gravidanza sono un’epoca precocissima per fare la prima ecografia perché appunto può capitare che l’embrione non venga visualizzato, gettando la donna nel panico quando magari non c’è nulla di cui preoccuparsi. Per tale ragione molti di noi specialisti invitiamo le donne incinte a non effettuare l’ecografia prima della sesta settimana finita (meglio ancora della settima finita), cioè di arrivare a un’epoca in cui di sicuro embrione e battito del cuoricino se tutto va bene vengono individuati. Per quanto riguarda il progesterone, le scuole di pensiero sono varie e io non mi posso certo permettere di interferire sulle convinzioni e indicazioni della collega. Da parte mia ritengo che il progesterone sia da prescrivere quando se ne appura la carenza o almeno ci sono buone ragioni per ritenere che non ne venga prodotto a sufficienza, ma lei su questo punto non riferisce nulla. Sempre in generale, mi sento di consigliarle di iniziare a vivere questa gravidanza con più leggerezza: è appena cominciata (da circa tre settimane, se consideriamo che il concepimento avviene mediamente a 14-15 giorni di distanza dalla data di inizio dell’ultima mestruazione) e lei è già angosciata, ha già effettuato più esami di quelli necessari (anche facendo prelievi non richiesti), in questo modo rischia di arrivare al parto sfinita psicologicamente. La gravidanza è un evento naturale, che evolve da sé senza che vi sia bisogno di sostenerla rivolgendosi di continuo al ginecologo. Cerchi quindi di non medicalizzarla troppo esagerando con i controlli, ma si limiti a seguire uno stile di vita sano, che è quanto di meglio possa fare per il suo bambino nel corso della gestazione. Cordialmente.
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