Una domanda di: Elisa
Ho quasi 43 anni e ho appena effettuato isterosuzione in seguito al mio secondo aborto spontaneo. Purtroppo io e il mio compagno ci siamo incontrati tardi e abbiamo deciso di provare ad allargare la famiglia a fine 2022. Con nostra grande sorpresa, visto che avevo già ormai superato i 40, sono rimasta incinta dopo soli due mesi di tentativi; purtroppo la gioia è durata poco perché alla fine dell’ottava settimana la gravidanza si è fermata e anche il mio cuore. All’epoca non sapevo nulla di questo mondo, e non credevo nemmeno che un aborto spontaneo potesse essere contemplato. Sono caduta in un profondo sconforto e alla terribile notizia, arrivata il giorno prima di San Valentino, si è aggiunto poi un altro grave lutto in famiglia. Lo shock è stato acuito dall’aborto farmacologico propostomi in ospedale per ripulire l’utero: sono stata letteralmente buttata in una stanza di un
pronto soccorso ostetrico, accanto a donne che invece erano lì per partorire; ho espulso mio figlio in un water, dietro dolori lancinanti. Alla fine sono stata anche sgridata perché stavo sporcando il pavimento di sangue (non mi hanno dato neppure un assorbente). Credo che nulla del genere dovrebbe più accadere negli anni 2000. Tutti questi eventi mi hanno letteralmente sconvolta e non sono più riuscita a rimanere incinta. Vista l’età avanzata e dopo circa 8 mesi di tentativi, decidiamo di rivolgerci alla PMA. Passa tanto tempo prima di riuscire a fare un primo tentativo di fivet per via della burocrazia, della disorganizzazione, della lunga lista di esami da fare. Il pick-up va bene, ho una buona risposta e riescono a prelevare ben 8 ovuli. Amarissima sorpresa quando ci dicono che non si è formata nemmeno una blastocisti per il transfer. Ero distrutta ed in quel momento avevo deciso di lasciar perdere tutto, rassegnata ormai che saremmo sempre rimasti in due. Nel frattempo decidiamo di dedicarci a risollevarci e partiamo per un bellissimo viaggio in Africa. Al ritorno dal viaggio non posso credere ai miei occhi quando vedo un nuovo test positivo dopo due anni esatti dal primo. La gioia è stata indescrivibile, ma anche tanta la paura di rivivere la stessa esperienza. Dentro di noi peróò credevamo che stavolta fosse arrivato il momento del riscatto e che tutto sarebbe andato per il meglio.
Avevo letto tante storie di successo alla seconda gravidanza, dopo un primo aborto. Allo stesso tempo non credevo possibile che io rientrassi in quel 5% di donne poliabortive. E invece sì. All’ottava settimana di nuovo assenza di battito. Non mi dilungo sul mio stato d’animo attuale, alla soglia dei 43 anni, con due aborti e un percorso di Pma fallito alle spalle. Per due anni mi sono sempre sentita ripetere che sono troppo vecchia, inizio adesso a crederci sul serio. Sono svuotata, vedo perso per sempre il sogno di una famiglia e non so se valga la pena dilungarsi in altre indagini per la poliabortività. Ogni volta che vedo un bambino o una donna incinta vorrei morire….non so perché sto scrivendo, forse solo per uno sfogo o un consiglio dato con professionalità e cuore, o per essere vicina a chi sta vivendo come me questo dramma. Grazie.
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Elisa Valmori
Carissima signora,
mi si stringe il cuore per tutto quello che ha vissuto e mi ha sintetizzato così bene. Prima di tutto vorrei dirle di non sentirsi vecchia: ha la mia stessa età! Lei è già rimasta incinta spontaneamente per due volte e questo significa che la vostra coppia è fertile.
Purtroppo dobbiamo riconoscere che c'è un problema di poliabortività e questo significa che lei ha diritto ad effettuare gli accertamenti del caso (tra cui sicuramente lo screening trombofilico) per approfondire come mai le due gravidanze precedenti si siano interrotte.
Credo possa essere una scelta saggia effettuare questo screening anche per tutelare meglio la sua salute, non solo in caso lei dovesse affrontare una terza gravidanza.
Io credo che sarebbe davvero strano che il destino riservasse alla vostra coppia una sconfitta così clamorosa in questo ambito così prezioso che è il diventare genitori.
Mi aspetto qualcosa di unico e meraviglioso per voi, più di quanto non osate sperare…
La cosa più sorprendente dei miracoli è che accadono e la vita è certamente il miracolo più grande.
Spero di averla rincuorata, l'abbraccio a distanza insieme al suo compagno, cordialmente.
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