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Con l’arrivo del terzo figlio Alanis Morissette, nota cantante canadese, pensava di essere ormai una mamma rodata, pronta ad affrontare al meglio tutta la fatica e le emozioni che si accavallano nei giorni dopo la nascita, invece si è ritrovata ancora una volta a fare i conti con la depressione post-partum. È proprio di questi giorni lo sfogo sui social della cantante canadese che definisce la spirale che l’ha investita come un “mostro dai mille tentacoli”, un paragone calzante che molte neo madri purtroppo condividono. Winter Mercy, nato lo scorso 8 agosto, dopo altre due gravidanze che hanno arricchito la famiglia di Alanis e del marito rapper Mario ‘Souleye’ Treadway con i figli Ever Imrie e Onyx Solace, ha portato tanta gioia, ma anche privazione di sonno, annebbiamento, dolore fisico e un forte senso di isolamento, come si legge dal post caricato personalmente su Instagram dalla quarantacinquenne. Sensazioni che erano venute a galla anche con le precedenti gestazioni, inasprite nel tempo da un carico crescente di stanchezza e responsabilità.
Esortazione ad andare avanti
Lo sfogo di Alanis (pic by Instagram) non è una lamentela fine a se stessa, bensì un’esortazione e un incoraggiamento: “Stavolta la sconfiggerò, perché ho delle risposte, dei protocolli e delle soluzioni da seguire”, dichiara la pop star, così da fermare “questa scimmia subdola che utilizza un machete per farsi largo nella mia psiche e nel mio corpo, nei miei giorni e nei miei pensieri. Questa volta mi sono però fermata nel bel mezzo di questa situazione, solo Dio sa quanto io non voglia perdermi neanche un minuto da trascorrere con i miei bambini, in questa vita così colorata, con tutti questi miracoli che mi circondano. E solo Dio sa quanto io desideri servire, amare e onorare tutto ciò che più mi è caro”.
Rispetto e supporto
L’importanza del supporto per le madri e per le famiglie che si trovano nelle stesse condizioni è fondamentale, tanto da condensarsi in una piccola grande richiesta che suona anche come un augurio: «La nostra cultura non è preparata per aiutare nel modo giusto le donne dopo il parto, ma non sarebbe bello se trattassimo tutte le mamme e le famiglie post-partum con consapevolezza e rispetto?». E noi non possiamo fare a meno di appoggiarla.