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Prodotti dimagranti contenenti: triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato non saranno più in commercio. Il ministero della Salute ha firmato un decreto che ne vieta l’utilizzo, perché ritenuti a rischio per l salute.
Usati per ansia e depressione
Il ministro Lorenzin ha spiegato che queste 7 sostanze potranno continuare a essere prescritte singolarmente per le diverse indicazioni terapeutiche per cui sono già usate, come nel trattamento di ansia, depressione, diabete, ipertensione ed epilessia, ma non più combinate in varie associazioni per aiutare a perdere peso. La decisione deriva dalle comunicazioni ricevute dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) circa reazioni sospette e non conformi alla rete nazionale di farmacovigilanza. Secondo l’Aifa, le preparazioni dimagranti contenenti questi 7 principi attivi singolarmente, ma più spesso in associazione combinata tra di loro, possono provocare gravi danni cardiaci e psichiatrici.
Due i divieti introdotti dal decreto
1. Medici e farmacisti non potranno rispettivamente prescrivere e allestire preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti i principi attivi vietati, usati singolarmente o in combinazione associata tra loro.
2. Non potranno essere prescritte o allestite preparazioni magistrali che, a prescindere dall’obiettivo terapeutico perseguito, contengano i predetti principi attivi in combinazione associata.
Inoltre, per evitare comportamenti “ambigui” finalizzati all’assunzione contestuale di più principi attivi, viene proibito a medici e farmacisti di prescrivere o allestire per il medesimo paziente più preparazioni magistrali singole, contenenti ciascuna uno dei principi attivi segnalati.
Disturbi psichiatrici e al cuore
Più aumenta il numero dei principi attivi combinati fra loro nella stessa preparazione, più aumentano i rischi di insorgenza di reazioni avverse che possono causare pericolosi danni cardiaci e psichiatrici. Inoltre, il ministro Lorenzin ha dichiarato che le combinazioni di queste sostanze non sono mai state sperimentate in laboratorio e non sono accompagnate da foglietto informativo e scheda tecnica, cui il soggetto che ne fa uso possa far riferimento per avere informazioni del prodotto. E, per concludere, “la documentazione disponibile sui singoli principi attivi non garantisce la sicurezza degli stessi, quando sono somministrati in associazione tra loro”. Solo pochi mesi, il Ministero della Salute aveva già bandito altri due principi attivi: la fenilpropanolamina-norefedrina e la pseudoefedrina, di cui “si abusava” sempre per scopi dimagranti.