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Un bambino che frequenta la scuola materna “Dante” di Corsico, in provincia di Milano, ha contratto la scabbia. La notizia è di un paio di giorni fa e non è difficile immaginare quanta preoccupazione abbia provocato tra i genitori degli altri alunni, che ora temono che i loro figli possano essere stati contagiati.
Sembra, però, che il bambino (o la bambina, perché ovviamente la sua identità non è stata rivelata) non si sia ammalato all’interno della struttura scolastica. Questo perché gli ispettori dell’Asl Milano, prontamente intervenuti sul posto, hanno esaminato a fondo le aule e gli altri ambienti della scuola senza rilevare alcuna contaminazione. Si tratta, oltretutto, del primo caso in assoluto verificatosi nella materna di Corsico.
Allerta fino al 5 maggio
In ogni caso a ciascun genitore è stata consegnata una circolare che, non solo dava informazioni sul caso specifico, ma spiegava le norme da seguire per verificare eventuali casi di contagio della scabbia. In pratica, l’Asl consiglia a mamme e papà di controllare l’eventuale comparsa di lesioni fino al 5 maggio (la scabbia ha un periodo di incubazione di 60 giorni).
Una infezione contagiosa
La scabbia è un’infezione contagiosa della pelle; il sintomo principale è la formazione di piccole protuberanze dolorose e di vesciche, che danno un fastidioso prurito, causate da acari microscopici, in grado di annidarsi nello strato superficiale della pelle per deporre le uova. La trasmissione della scabbia, che tra gli adulti avviene perlopiù per contatto sessuale, tra i bambini è causata di norma dal contatto diretto con persone (e con i loro indumenti, asciugamani…) o animali che già erano infetti.
Si cura con creme o lozioni
La scabbia va trattata con prodotti specifici in grado di uccidere gli acari. Si tratta, in genere, di creme o lozioni medicate che devono essere prescritte dal pediatra o dal dermatologo.