Mangiando si impara

Contenuto sponsorizzato

Tutti a tavola, è ora di fare lezione! Proprio così: sarà una lezione divertentissima, dedicata ai bambini, che parte dall'orto e finisce a scuola...

Mangiando si impara

Mangiare sano è bello e fa bene: una lezione da imparare fin da piccoli. Per i bambini tra i 6 e gli 11 anni l’educazione alimentare può diventare super divertente grazie al Programma “Frutta e verdura nelle scuole”, promosso dall’Unione europea e realizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, del Ministero della Salute e delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.

+Mangiando si impara

Attraverso la distribuzione di frutta e verdura pronte da gustare direttamente a scuola, insieme a tante attività come laboratori, corsi di degustazione e visite a fattorie didattiche, i bambini impareranno che ogni verdura ha la sua stagione, che il mondo della frutta è dolcissimo e colorato e che lo spreco a tavola è un nemico da combattere. Negli anni, una media di ben 1 milione di alunni con le loro famiglie sono stati coinvolti: cosa aspetti a iscrivere la tua scuola? Sono già aperte le iscrizioni per l’a.s. 2020/21, così da incrementare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini delle scuole primarie. E voi avete già iscritto la vostra scuola? Avete tempo fino al 24 luglio!

Le olimpiadi della frutta

Tutte le conoscenze apprese durante il Programma verranno messe (è proprio il caso di dirlo) a frutto, in un grande torneo indetto tra tutte le classi d’Italia, che si svolgerà via web, e in cui, tramite foto, disegni, video o testi, ogni alunno dovrà contribuire a realizzare l’elaborato finale della sua classe. Lo scopo? Vincere il campionato nazionale più colorato e saporito che c’è! Se poi gli adulti di casa si lasceranno coinvolgere… meglio ancora! Perché questo è l’unico concorso in cui l’aiuto del pubblico non solo è concesso, ma viene premiato.

La formazione degli insegnanti

Seminari e corsi approfonditi attendono i docenti delle scuole primarie che parteciperanno al Programma: questo perché spetterà proprio a loro guidare i bambini nella conoscenza (teorica e sensoriale) dei prodotti dell’orto, cercando di incuriosirli e sensibilizzarli al tema.

Scuola in campo

Incontri nelle scuole con dietisti e/o nutrizionisti formati presso il Centro di ricerca CREA Alimenti e Nutrizione, avranno lo scopo di spiegare a insegnanti, alunni e, a volte, ai loro familiari i concetti base di una corretta alimentazione, nonché l’importanza del consumo quotidiano di frutta e verdura, con qualche suggerimento per far apprezzare di più ai bambini tutti i prodotti vegetali… broccoli compresi!

1200x1200_display_2

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Contenuto sponsorizzato

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti