La lattoferrina: una molecola naturale che aumenta l’immunità e che agisce contro le infezioni?

Contenuto sponsorizzato

La lattoferrina (LF) è la maggiore proteina sierica presente nel latte materno. Presenta molte funzioni biologiche, tra le quali quella di legare e rilasciare il ferro ma anche di agire come un potente componente del sistema immunitario bloccando molti patogeni. La LF ha una struttura altamente conservata tra le specie, quindi si presenta molto simile tra specie diverse di mammiferi come l’uomo e i bovini (omologia pari al 77%)

La lattoferrina: una molecola naturale che aumenta l’immunità e che agisce contro le infezioni?

Da diversi anni è nota l’attività antibatterica della LF attraverso diversi meccanismi ed ha anche un ruolo nel modulare il sistema immunitario. La sua azione antimicrobica è stata dimostrata contro i batteri, funghi, virus e parassiti. La sua azione antibatterica è dovuta principalmente alla sua abilità di sequestrare il ferro di cui i batteri necessitano per crescere e svilupparsi. Ma la dimostrazione più evidente di efficacia la dimostra nell’inibizione delle infezioni virali su un largo spettro di virus sia a RNA che a DNA. La LF di origine bovina (bLF) sembra avere un potere antivirale quasi maggiore rispetto alla forma di origine umana (hLF). L’attività antivirale si concretizza particolarmente nel momento dell’attacco da parte del virus poiché previene l’entrata del virus nella cellula ospite. Evidenze dimostrano come la LF sia in grado di prevenire l’infezione da virus con un effetto che è dose-dipendente.  Studi in laboratorio hanno dimostrato che, se LF era aggiunta alle colture cellulari prima dell’attacco virale, la LF inibiva sia l’attacco di alcuni virus che la loro crescita, interagendo direttamente con le proteine del virus, che risultavano essere le proteine di superficie più importanti per la penetrazione del virus nella cellula.

 

GOCCIA

Dati di efficacia in vivo della Lattoferrina

Un noto gruppo di studiosi italiani ha indagato gli effetti protettivi della bLF sulla prevenzione della sepsi in neonati prematuri ad alto rischio. Questo studio analizzava neonati prematuri nati con peso molto basso alla nascita (VLBW) (<1500 grammi alla nascita), i neonati che avevano ricevuto lattoferrina, presentavano una riduzione di sepsi tardiva ed una minore incidenza sia di infezioni batteriche che fungine.

 Nei confronti dei virus la risposta innata del sistema immunitario gioca un ruolo fondamentale nell’inibire l’infezione virale. Ciò avviene anche attraverso l’azione della LF naturalmente prodotta dal nostro organismo che risulta essere presente in maggiori quantità (circa 150 volte in più) nei pazienti con infezione virale dimostrata.

Una recente revisione della letteratura inoltre evidenzia come in studi in bambini la somministrazione di LF abbia dato sulle infezioni virali gastrointestinali (da norovirus in particolare) degli effetti promettenti con riduzione della severità dei sintomi, durata e volume della diarrea anche se non differenze nell’incidenza delle infezioni stesse.

 

peroni

In conclusione

La LF ha degli effetti antimicrobici conosciuti da anni ma nell’ultimo decennio sono stati evidenziati dei meccanismi d’azione che ne rafforzano il razionale d’uso, specie nella prevenzione delle infezioni batteriche e virali. Dati consolidati nel bambino nato con prematurità hanno dimostrato efficacia (meno incidenza di sepsi tardiva, meno NEC), ma anche un profilo di sicurezza ottimale. La vera sfida sarà quella di condurre nuovi studi che confermino l’efficacia della Lattoferrina sulle infezioni virali, anche influenzali, dove la sinergia con altri integratori, come la vitamina D, potrebbe accentuare il ruolo suo immunomodulante.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Contenuto sponsorizzato

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Beta-hCG: il loro valore data la gravidanza?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La datazione della gravidanza si effettua in prima battuta partendo dalla data di inizio dell'ultima mestruazione, successivamente in base a quanto rileva l'ecografia e non considerando il valore delle beta-hCG.  »

Acido folico: l’assunzione di due compresse lo stesso giorno può causare danno?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'assunzione occasionale di una seconda compressa di acido folico nell'arco di 24 ore non provoca alcun danno alla gravidanza e non rende opportuno saltare l'assunzione il giorno successivo.   »

Fai la tua domanda agli specialisti