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In Italia, circa 500 mila persone, pari all’1% della popolazione, sono colpite da epilessia. Questa malattia fa registrare 30 mila nuovi casi l’anno, specialmente fra i bambini. In effetti, i più piccoli rappresentano una delle categorie più interessate dal problema. Proprio per questo, in concomitanza con la giornata nazionale dedicata all’epilessia, organizzata per ieri, 3 maggio, la Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) ha organizzato una campagna informativa nelle scuole.
Un progetto rivolto agli alunni
Il progetto promosso dalla LICE, chiamato “L’Epilessia va a scuola… Chi ha paura alzi la mano”, prevede la distribuzione, in varie scuole d’Italia, di racconti, favole e altri materiali ludico-didattici riguardanti l’epilessia e, in particolare, la sua gestione a scuola. L’iniziativa è rivolta agli alunni di tutte le età: delle scuole elementari, di quelle medie e di quelle superiori. Per ciascuna fascia d’età, infatti, sono previsti materiali ad hoc.
La scuola è un luogo sensibile
Lo scopo della campagna informativa è sensibilizzare alunni e insegnanti su una malattia spesso sconosciuta e intorno alla quale esistono molti pregiudizi. “La scuola è il luogo in cui i più piccoli trascorrono la maggior parte del loro tempo e gli insegnanti hanno un ruolo importante nell’attività di controllo e gestione di bambini con tale problematica. Risulta evidente l’importanza per il personale scolastico, costituito dal corpo docente e dagli allievi, di possedere un bagaglio conoscitivo adeguato ad accogliere tale disagio nella comunità scolastica” ha spiegato il professor Oriano Mecarelli, segretario di LICE.
Letture e incontri
Fra i materiali realizzati dalla LICE per la campagna c’è un racconto, scritto da Loredana D’Alesio, che si intitola “Chi ha paura alzi la mano” e che descrive la storia di Pierpaolo, un bambino affetto da epilessia. La speranza è che, leggendolo, studenti e insegnanti imparino a conoscere meglio la malattia e smettano di temerla. Ancora oggi, infatti, ci sono molte preoccupazioni, soprattutto in merito alla somministrazione di farmaci in orario scolastico e alle manovre da attuare nel caso in cui un bambino abbia una crisi durante le lezioni. Invece, esistono delle specifiche linee guida in merito, elaborate dal ministero della Salute, e protocolli d’intesa con le Regioni. Anche per questo, nel corso della campagna sono previsti non solo momenti di letture e comprensione, ma anche incontri tra medici e insegnanti sul tema epilessia e scuola.