I Lea sono le prestazioni assicurate a tutti i cittadini dal Servizio sanitario nazionale, gratis o con pagamento di un ticket. I nuovi Livelli essenziali di assistenza da poco approvati rappresentano “un passaggio storico per la sanità italiana”, come ha dichiarato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. E in effetti era da 15 anni che si aspettava un consistente rinnovamento delle prestazioni sanitarie erogate dalle Regioni, ormai inadeguate alle esigenze dei cittadini.
Cavallo di battaglia dei nuovi Lea è senza dubbio l’aumento delle vaccinazioni gratuite in tutte le regioni. Oltre a quelle già passate dal Servizio sanitario, sono state introdotte anche quelle previste dal nuovo Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2017-2019 e quelle del Calendario nazionale 2012-2014. “I vaccini saranno gratis per tutti e senza pagamento del ticket” ha chiarito il ministro Lorenzin “perché non sono da considerarsi una cura, ma attengono alla prevenzione collettiva della popolazione”. Una bella notizia, ma in pratica di quali vaccini si tratta? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, riassumendo le novità più importanti a livello familiare.
Per tutti i nuovi nati diventano gratuiti su tutto il territorio nazionale i vaccini anti-rotavirus, anti-varicella, anti-meningococco B, che si aggiungono a quelli già gratuiti in ogni regione contro difterite, tetano, poliomielite, epatite B (gli unici quattro obbligatori, tranne che in Veneto).
Per gli adolescenti maschi (undicenni) diventa gratuito il vaccino anti-Hpv (papilloma virus), già gratuito per le ragazzine.
Tra le altre numerose novità va ricordato che saranno gratis tutte le prestazioni di Pma (procreazione medicalmente assistita) sia omologa sia eterologa, non solo in regime di ricovero, ma anche ambulatoriale.
Viene poi ampliato l’elenco delle malattie rare (in regime di esenzione), sono introdotte nuove malattie croniche esenti (tra cui l’endometriosi di livello da moderato a grave) e diventano croniche alcune malattie classificate come rare, e quindi già esenti, come la celiachia e la sindrome di Down.
È inoltre previsto uno screening neonatale per la sordità congenita e per la cataratta congenita, oltre che per le malattie metaboliche ereditarie.
Novità infine anche per i disturbi di tipo autistico relative alla qualità dell’assistenza, all’inserimento nella vita sociale, nonché al sostegno e alla partecipazione della famiglia.