Circa un sesto delle famiglie consulta il pediatra a causa di accessi di pianto inconsolabile del proprio neonato. Il più delle volte si tratta di coliche infantili, una condizione benigna la quale comporta notevole disagio e senso di impotenza nei genitori. Alcuni suggerimenti possono limitarne le manifestazioni.
Le coliche infantili sono una condizione benigna che si manifesta con pianto protratto ed inconsolabile. Il disturbo esordisce prevalentemente nelle prime settimane di vita, frequentemente attorno alla sesta settimana, e tende ad auto-risolversi fra il 3° ed il 6° mese. Il disturbo interessa il 10-40% dei bambini sani e non vi è differente incidenza per sesso, modalità di allattamento o età gestazionale.
La diagnosi di coliche infantili segue la “regola del 3”, poiché il pianto deve durare per più di tre ore al giorno, per almeno 3 giorni e per un periodo maggiore di 3 settimane. L’esame clinico condotto dal pediatra è di fondamentale importanza al fine di escludere condizioni sottostanti. Infatti, escludere segni o sintomi di allarme è dirimente per formulare una corretta diagnosi ed escludere patologie che potrebbero condividere le medesime manifestazioni.
Le coliche infantili non hanno ad oggi una chiara spiegazione, ma il discomfort addominale è l’elemento prevalente sul quale ci si concentra. Diverse sono le cause proposte fra le quali si annovera l’alterazione della microflora intestinale, l’intolleranza alle proteine del latte vaccino o al lattosio e l‘immaturità del sistema gastrointestinale. Anche l’habitus tabagico e l’alimentazione materna svolgono un ruolo importante.
Mancando una chiara spiegazione eziologica non sono disponibili strategie terapeutiche risolutive. Infatti, non vi sono farmaci efficaci, ma alcune modifiche nella dieta possono alleviare il disturbo. Ad esempio, nei bambini allattati con latte materno, l’adozione di una dieta ipoallergenica della madre si è dimostrata attenuare i sintomi nel lattante.
Il latte materno è l’alimento di scelta per il lattante, ma qualora esso sia insufficiente o assente, il latte artificiale è un valido sostituto. Le formule, però, non sono tutte uguali e non sempre rispecchiano la composizione del latte materno. Quest’ultimo è composto da grassi per il 50% di cui il 98% sono trigliceridi con un’alta percentuale di acidi grassi insaturi i quali sono più facilmente assorbiti dal lattante.
Il latte materno è ricco di beta-palmitato, un acido grasso non presente negli oli vegetali ed in molti latti in formula. In questi ultimi, gli acidi grassi presenti vengono più difficilmente assorbiti dal lattante e tendono a legarsi al calcio creando complessi insolubili. Tali composti, non digeribili e assorbibili, rendono le feci del neonato più dure e più difficili da espellere. Nei neonati con coliche infantili alimentati con formule che non possiedono beta-palmitato la sintomatologia può risultare esacerbata ed il lattante può andare incontro a stipsi, distensione addominale ed esacerbazione delle coliche gassose.
Le proteine del latte vaccino sono uno dei potenziali responsabili delle coliche infantili. Nei lattanti alimentati con latte artificiale è opportuno modificare la dieta per attenuare la sintomatologia. Infatti, adoperare formule parzialmente, estensivamente o totalmente idrolizzate può aumentare il benessere del neonato.
In ultimo, fra le presunte cause responsabili dell’insorgenza delle coliche intestinali vi è l’intolleranza al lattosio. Sebbene l’alimentazione del neonato sia prevalentemente lattea, l’attività della lattasi endogena potrebbe essere ridotta nelle prime settimane di vita. In questo senso, adottare formule con ridotta quantità di lattosio potrebbe comportare beneficio nel lattante e ridurre le manifestazioni del disturbo.
Le coliche infantili sono manifestazioni benigne ed autolimitanti che comportano disagio per i genitori e riducono il benessere del neonato. I lattanti alimentati con latte artificiale possono beneficiare delle formule AC. I latti anti-coliche dovrebbero esser ricchi di beta-palmitato, avere un ridotto quantitativo di lattosio ed esser composti da proteine parzialmente idrolizzate
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