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BIMBISANIEBELLI.IT PER ISTITUTO PIO XII ONLUS
Quando un bimbo soffre di asma, anche i genitori soffrono. Sono assaliti dalla preoccupazione per la malattia, dalla paura di sbagliare e dai dubbi su che cosa fare. Imparare a gestire lo stress è fondamentale, per il benessere di tutti.
Tutta la famiglia è coinvolta
“L’asma è una malattia che coinvolge tutta la famiglia e che ha ripercussioni sui genitori e sui fratelli del bambino che ne soffre” spiega la dottoressa Alberta Xodo, psicologa e psicoterapeuta presso l’Istituto “Pio XII” Onlus di Misurina. “È una cosa di cui non si tiene mai abbastanza conto – prosegue la Xodo – Gli studi scientifici sono concordi nel mostrare che l’asma è correlato soprattutto a stati ansiosi sia nei bambini sia nei loro familiari, fratelli inclusi”. In genere si diventa fin troppo protettivi e per il timore che il bambino possa sviluppare una crisi d’asma, lo si tiene lontano da molte delle attività più comuni per la sua età, come giocare a pallone con gli amici o dormire da un amichetto. Ma non sempre è necessario. Scopri di più sui problemi dei genitori leggendo qua: http://www.misurinasma.it/cos-e-l-asma/cause-dell-asma/essere-genitori/
Allentare la rete protettiva eccessiva
Nella maggior parte dei casi, i genitori riescono a superare in autonomia il peso dell’asma del proprio bambino: la strategia vincente è, cioè, vicina. Occorre però diventare capaci di “allentare” la rete protettiva eccessiva che si è tessuta intorno al proprio bambino. Ciò non significa lasciare il bambino in balia di se stesso, ma aiutarlo a diventare protagonista della cura stessa della malattia e, in definitiva, della sua vita. “Nella mia esperienza clinica” – osserva Alberta Xodo – riuscire in questa difficile sfida ha un effetto per così dire contro-ansiogeno, riduce l’ansia nel genitore e aumenta l’autostima nel bambino. Questo è proprio il punto fondamentale per i bambini in età scolare”.
A volte serve un aiuto
Vi sono situazioni, invece, come in caso di asma particolarmente grave e resistente, che richiedono l’intervento dello psicologo come supporto alla famiglia (e naturalmente al bambino). “Se capisco che la mia ansia sta vincendo, che il ‘termometro’ delle tensioni sale troppo – spiega Alberta Xodo – è meglio cercare l’aiuto e il consiglio di un Servizio di Psicologia, dove posso essere supportato nel gestire stati particolarmente ansiosi, conflitti che possono derivare da un asma grave e da una assunzione problematica delle terapie”. Scopri di più su che cosa fare leggendo qua: http://www.misurinasma.it/tipologie-di-servizio/strategie-coping/
Un Centro specializzato in alta montagna
A Misurina, a mezz’ora da Cortina d’Ampezzo sulle Dolomiti, c’è un Centro specializzato per la cura e la riabilitazione dell’asma pediatrica, l’unico in Italia in alta quota. È l’Istituto “Pio XII” Onlus e si prende cura a 360 gradi dei bambini e adolescenti con asma, incluso il supporto psicologico, in accordo con le Linee Guida internazionali sulla cura dell’asma. “Il servizio è a disposizione non soltanto degli ospiti in cura a Misurina – illustra la Xodo – ma anche dei familiari che intendano ottenere una valutazione e una diagnosi globale (cioè anche psicologica) sulla malattia del proprio bambino. Nell’arco della giornata, effettuiamo una valutazione completa del bambino e del contesto familiare”.
La cura del bambino con l’asma
E dopo la valutazione e il riconoscimento del problema, a Misurina si può trovare un aiuto e una consulenza specialistica per comprendere le implicazioni psicologiche dell’asma in età evolutiva e imparare a gestire le proprie ansie, inclusi aspetti della vita familiare che sembrano toccare solo marginalmente l’asma del bambino. “Perché a Misurina – conclude la dottoressa Xodo, – non ci occupiamo della cura dell’asma, ma ci prendiamo cura del bambino con l’asma”.