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I traumi, anche lievi, lasciano quasi sempre il segno. A tutte le età. Un incidente, una separazione, un evento inaspettato, un litigio, sono tutti eventi che possono influire sulla psiche e talvolta anche sul fisico. Addirittura i traumi potrebbero avere un impatto importante anche se subiti durante la vita intrauterina o subito dopo la nascita. Ad affermarlo sono stati gli specialisti della Società italiana di psicotraumatologia e gestione dello stress.
L’imprinting avviene nei primi mesi di vita
È ormai dimostrato da tempo che i primi mesi di vita sono fondamentali per la crescita psicofisica del bambino, perché è proprio nell’epoca neonatale che si determina un imprinting che influenzerà tutta l’esistenza successiva. Negli ultimi anni, però, è emerso che anche i nove mesi trascorsi nel pancione della mamma svolgono un ruolo essenziale al riguardo. Per esempio, si è visto che l’alimentazione seguita dalla donna in gravidanza può avere diverse ripercussioni sulla salute del bambino, anche in età adulta.
Disturbi psichiatrici tra le conseguenze
Gli esperti si sono concentrati sul ruolo svolto dai traumi, sia nella vita intrauterina sia nei primi mesi dopo la nascita. E si sono resi conto che i bambini che durante la gravidanza o nelle primissime settimane di vita erano stati esposti a eventi traumatici presentano un rischio maggiore di sviluppare disturbi psichiatrici, dipendenza da sostanze, come droghe e alcolici, oltre ad altri problemi di salute. “La possibilità di ritrovare, nei disturbi psichiatrici, antecedenti di tipo traumatico, è emersa in numerose evidenze sia di tipo epidemiologico sia clinico, anche in rapporto alle patologie psichiatriche emergenti (dipendenze comportamentali)” ha confermato Luigi Janiri, Direttore dell’UOC di Psichiatria, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. Studi futuri aiuteranno a capire meglio in che modo agiscono i traumi e soprattutto quale strada è bene seguire per limitare il loro impatto.