Sviluppo del linguaggio: sì alle conversazioni a “tu per tu”

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/03/2014 Aggiornato il 05/03/2014

Secondo un recente studio, per favorire lo sviluppo del linguaggio, è importante il dialogo faccia a faccia. Così si aiuta il bebè a parlare presto e bene

Sviluppo del linguaggio: sì alle conversazioni a “tu per tu”

Mamma e papà non vedono l’ora che il piccolo pronunci le sue prime parole. Per favorire lo sviluppo del linguaggio, però, non serve “inondare” i bebè di termini complessi e frasi articolate. La cosa migliore è privilegiare le conversazioni “a tu per tu”. Lo sostiene un recente studio, condotto da un gruppo di ricercatori americani, dell’Università di Washington e di quella del Connecticut, pubblicato sulla rivista Developmental Science.

La ricerca in due tempi

La ricerca ha interessato 26 bambini ed è stata condotta in due tempi. Quando i piccoli avevano all’incirca un anno, gli autori hanno cercato di capire a che punto fosse lo sviluppo del linguaggio. In che modo? Esaminando le registrazioni di alcuni loro “discorsi” con il sistema Lena (Language environment analysis), che permette di isolare le voci e identificare il tipo di tono utilizzato. Dopo un anno, invece, gli studiosi hanno invitato i genitori a compilare dei questionari relativi al numero di parole conosciute dai figli.

Un vocabolario più ricco

Incrociando i risultati ottenuti a un anno di età con quelli ottenuti a due anni, si è visto che le conversazioni a tu per tu dei genitori con i bimbi sono state fondamentali per lo sviluppo del linguaggio. In particolare, un ruolo essenziale è stato ricoperto dal cosiddetto “baby talk” o “motherese”, che molti adulti adottano istintivamente quando devono rivolgersi ai bambini e che poggia l’enfasi su alcune parole o suoni. I bambini cresciuti in famiglie che utilizzavano regolarmente il baby talk e in cui mamma e papà amavano conversare faccia a faccia con i figli, infatti, conoscevano in media 433 parole, contro le 169 dei loro coetanei cresciuti in famiglie che prestavano meno attenzione al linguaggio usato con i piccoli.  

Sì al “motherese”

“Questo dimostra che per far parlare i bimbi presto e bene non è necessario bombardarli di parole, basta dirne un numero giusto ma faccia a faccia e possibilmente utilizzando il motherese” ha commentato il dottor Giovanni Valeri, neuropsichiatra dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. 

In breve

CONSIGLI UTILI

Per promuovere lo sviluppo del linguaggio, è bene fare piccole ma frequenti pause nella conversazione: in questo modo si favorisce una risposta del bebè, anche solo con suoni e gesti. Inoltre, meglio non utilizzare tanti termini diversi nello stesso momento, ma parlare al piccolo di ciò che in quell’istante sta attirando la sua attenzione. 

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