Pisolino? Sviluppa la memoria dei bambini

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 31/01/2019 Aggiornato il 01/02/2019

Il segreto di una buona memoria da adulti si trova nei primi anni di vita e in particolare nelle tante ore che i neonati e i bambini piccoli passano dormendo. Ecco perché

Pisolino? Sviluppa la memoria dei bambini

Il tempo che i bambini piccoli passano dormendo, anche con il classico pisolino pomeridiano, è cruciale per il consolidamento della loro memoria.  È quanto risulta da uno studio condotto dall’Università di Sheffield, in Gran Bretagna e dall’Università della Ruhr a Bochum, in Germania, e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

Dormendo si impara

Appena nati e per tutto il primo anno di vita, i bambini passano gran parte del tempo dormendo. Perché questo avvenga, e a che cosa servono tutti questi pisolini non è mai stato dimostrato con chiarezza; anche se da tempo è nota l’associazione tra sonno e consolidamento della memoria, esistono pochissimi studi che mettono in relazione diretta la crescita e l’apprendimento tumultuoso tipico della prima infanzia e il ruolo del sonno.

Cruciale tra i 6 e i 12 mesi

Per dimostrare questo nesso è stato realizzato lo studio dell’Università di Sheffield su 216 bambini di età compresa tra 6 e 12 mesi. Il gruppo è stato diviso in due: metà dei bambini dormiva fino a quattro ore dopo diversi tipi di attività in cui avevano appreso nuove cose, mentre il secondo gruppo o non dormiva affatto o lo faceva per meno di trenta minuti.

Il giorno seguente venivano fatti test ai bambini sulle novità imparate il giorno prima; il risultato è stato che in media chi aveva fatto un buon e lungo sonno (circa quattro ore) era in grado di ricordare maggiormente ciò che aveva appreso il giorno prima, mentre quelli che non avevano dormito o lo avevano fatto per meno di un’ora avevano grandi difficoltà.

Un aiuto anche dalle favole della buonanotte

Jane Herbert, psicologa dell’Università di Sheffield tra gli autori della ricerca, ha spiegato che lo studio dimostrerebbe che le attività ricordate meglio sono proprio quelle eseguite appena prima di addormentarsi, se il sonno è abbastanza lungo. I sonnellini troppo corti non sembrano funzionare. Chi non dorme non impara affatto. Per questo motivo, ad esempio, è così importante leggere libri o raccontare loro una favola prima della nanna.

 

 
 
 

In breve

 

IL CERVELLO NON DORME MAI

Da tempo diverse ricerche scientifiche hanno messo in luce il rapporto fra memoria e riposo. Il consolidamento della memoria attraverso la creazione di nuovi collegamenti fra neuroni, o sinapsi, e la modalità con cui avviene questo processo durante il sonno è stato recentemente documentato sperimentalmente da un gruppo di ricercatori della New York University School of Medicine.

 

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