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Non si compromette il normale sviluppo motorio del neonato se lo si mette a dormire sulla schiena, abitudine diffusa tra le mamme per scongiurare il pericolo di sindrome della morte in culla (sids). Anzi, dormire di schiena è la posizione ottimale per il sonno del neonato ed è per di più una delle indicazioni formulate dai pediatri dell’American Academy of Pediatrics rivolte ai genitori per prevenire le morti accidentali in culla.
Nessuna conseguenza negativa
La ricerca, condotta da Johanna Darrah dell’Università dell’Alberta e pubblicata sulla rivista Early Human Development, offre nuove prove che smentiscono la comparsa di possibili conseguenze negative sulle capacità di movimento prodotte dal posizionamento sulla schiena durante il sonno del neonato.
Lo studio internazionale
“Negli ultimi venti anni, da quando è stata introdotta la campagna di informazione contro la sindrome della morte improvvisa del lattante, le abilità motorie dei neonati non sono assolutamente variate – ha spiegato Johanna Darrah -, in particolare con i nostri dati abbiamo dimostrato che la capacità di rotolarsi sulla pancia e viceversa del bebè non appare per nulla inficiata dal dormire sulla schiena”.
Le regole per il riposo del lattante
I pediatri hanno stilato un elenco di 18 raccomandazioni in cui consigliano le regole di sicurezza per il riposo del lattante. La principale è far dormire i bambini appena nati di schiena su un materasso rigido e di tenere la culla nella camera da letto dei genitori.
Sotto controllo a pancia in giù
Fare dormire il neonato sul fianco, invece, aumenta il rischio di sids. Le linee guida concedono il riposo a pancia in giù, ma solo se il bambino è sorvegliato da un adulto. La sids può colpire i bambini nel primo anno di vita, soprattutto tra i due e i quattro mesi di età. La frequenza con cui si manifesta è di circa un caso ogni mille bambini e resta la principale causa di morte da 1 a 12 mesi di età.