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I piccoli non hanno bisogno solo di mangiare e dormire. Per uno sviluppo regolare dei neonati, servono anche tante coccole… Finora lo si sapeva a livello intuitivo. Ora diversi studi scientifici lo confermano, come quello eseguito su bambini di pochi mesi dalla dottoressa Merle Fairhurst del the Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences di Leipzig, in Germania e pubblicato sulla rivista Psychological Science. Coccolare non è un vezzo ma una strategia importante per favorire lo sviluppo dei neonati. Il bisogno di tenerezza, comune a molti cuccioli animali, è un’esigenza legata proprio allo sviluppo psicofisico dei neonati.
Un bisogno vitale
La necessità di essere accarezzato e rassicurato con dolcezza è per i bebè un bisogno vitale, esattamente come quello di soddisfare la fame, in grado di influire sullo sviluppo dei neonati. Basti pensare che la marsupioterapia, cioè lo stare a stretto contatto tra il neonato e la sua mamma, aiuta i neonati prematuri e quelli sottopeso a superare prima i problemi.
Tutto nasce dal trauma della nascita
Il senso di abbandono e di disperazione provato dal bambino al momento del parto, quando si ritrova all’improvviso in un ambiente completamente nuovo, può essere lenito solo dalle coccole della mamma. Il rapporto che si viene subito a creare con la mamma, tramite l’allattamento, l’essere tenuto in braccio, le carezze e gli abbracci, è per il neonato un importante riparo affettivo che gli dà sicurezza. In questo senso il rooming in in ospedale è l’ideale per creare subito questo rapporto strettissimo.
Continua nei primi anni di vita
Questo bisogno non si esaurisce nei primi giorni di vita ma continua anche dopo, per almeno i primi anni di vita del bambino. È importante quindi che la mamma e il papà riservino al piccolo dei momenti di intimità e di contatto che lo rassicurino. Il messaggio che passa al piccolo è che, in caso di difficoltà, c’è sempre qualcuno che si occupa di lui e che non è mai solo.