Quando iniziare a dare l’uovo al bambino durante lo svezzamento

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli, con la consulenza di Chiara Boscaro - Dottoressa specialista in Nutrizione Pubblicato il 14/10/2024 Aggiornato il 14/10/2024

Un alimento sano e facilmente digeribile che può essere proposto ai bambini già nelle prime fasi dello svezzamento, a partire dai 6 mesi di età. L'importante è seguire alcune regole, come ci spiega la dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista.

Uovo nello svezzamento

L’uovo è un alimento ricco di proprietà benefiche ma è anche incluso tra gli alimenti allergizzanti; sono quindi molti i neo genitori alle prese con lo svezzamento del proprio bimbo che si chiedono quando introdurlo nell’alimentazione del piccolo.

In passato se ne consigliava l’introduzione tardiva, addirittura dopo i 12 mesi per l’albume; attualmente però, in mancanza di evidenze scientifiche, non ci sono controindicazioni a offrirlo ai bambini già all’inizio dello svezzamento, intorno ai sei mesi di vita. Ci sono solo alcune piccole accortezze da rispettare, come ad esempio non proporre altri alimenti allergizzanti nel giorno in cui viene portato l’uovo in tavola e non offrire altre fonti di proteine nello stesso pasto.

Uovo intero, a quanti mesi?

Tuorlo e albume hanno caratteristiche e proprietà diverse e dovrebbero essere proposti insieme, nel corso dello stesso pasto, già a partire dai sei mesi di vita. L’uovo è sicuramente un’ottima fonte di proteine nobili, cioè ad alto valore biologico, in quanto complete di tutti gli aminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di produrre da solo, ma che deve assumere con il cibo. È inoltre ricco di molte altre sostanze benefiche. Nel dettaglio, l’albume contiene:

  • proteine
  • vitamine del gruppo B
  • sali minerali come potassio, magnesio e sodio
  • cisteina

Nel tuorlo, invece, troviamo:

  • proteine
  • grassi
  • acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi
  • vitamine liposolubili del gruppo A, D ed E
  • calcio, ferro, zinco e fosforo
  • colina

E il colesterolo? Questa è un’altra domanda ricorrente tra i neo genitori che si chiedono quando dare l’uovo ai neonati. Ogni uovo di gallina contiene circa 200 mg di colesterolo, ma le lecitine favoriscono il suo trasporto al fegato potenziando il colesterolo HDL (quello “buono”) a svantaggio di quello “cattivo”. L’importante è non superare le dosi consigliate, che sono di un paio di volte alla settimana al massimo.

Uovo nello svezzamento

Foto di ds_30 da Pixabay

Uovo durante lo svezzamento, quando va inserito

Come abbiamo visto, non ci sono evidenze scientifiche che consiglino di rimandare l’introduzione di questo alimento nella dieta del neonato che sta cominciando lo svezzamento. Un aspetto importante da considerare riguarda però il modo in cui l’uovo deve essere cucinato e tagliato per essere proposto in maniera sicura al bimbo.

Una delle soluzioni più semplici per portare in tavola l’uovo per i bambini è la frittata, che può essere tagliata a bastoncini spessi come un dito e sufficientemente lunghi per essere impugnati dal bimbo. Anche l’uovo sodo deve essere tagliato per il lungo a striscioline o a fettine.

Un’alternativa è quella di cucinare una “finta carbonara”, sostituendo la pancetta con carote o zucchine ed evitando di aggiungere il formaggio: in questo modo avremo un piatto unico equilibrato e saporito per il nostro bambino. L’importante è non offrire mai l’uovo crudo ai bambini per proteggerli da possibili infezioni batteriche.

Il parere della nutrizionista

Abbiamo chiesto il parere della dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza su questo argomento. “Le uova sono un’importante fonte proteica, di vitamine e di minerali fondamentali per lo sviluppo del bambino – spiega la Dottoressa – è inoltre una delle poche fonti di vitamina D per la salute del sistema immunitario e delle ossa. Dal mio punto di vista e anche da recenti ricerche, non si utilizza più il calendario in cui si separa l’albume dal tuorlo, ma si tende a dare l’uovo intero. Ovviamente la porzione a partire da 6 mesi di età è di mezzo uovo, da dare una o due volte alla settimana. Nello svezzamento le uova devono essere ben cotte per evitare il rischio di salmonellosi, quindi sia il tuorlo che l’albume devono essere completamente solidi. Io a volte consiglio anche di unirli, magari nella pasta per fare un piatto unico”.

C’è un aspetto a cui, come ci ricorda la dottoressa, bisogna prestare particolare attenzione: “È importantissima la provenienza dell’uovo, che deve essere sempre certificata e sicura: le uova devono provenire da allevamenti sicuri per evitare contaminazioni o altre tossinfezioni. Io sconsiglio di prendere le uova dal contadino perché non si sa con certezza quando l’uovo sia stato deposto, dove viene raccolto e dove sia passato; meglio affidarsi a fonti certificate”.

Foto di copertina di Kampus Production da Pexels

 
 
 

In breve

L’uovo rientra tra gli alimenti allergizzanti ma non ci sono evidenze scientifiche che consiglino di ritardarne l’assunzione nella fase dello svezzamento. Via libera, quindi, alle proprietà benefiche dell’uovo già a partire dai sei mesi di età!

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

EllaOne: si deve sospendere l’allattamento dopo averla presa?

14/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

In effetti nel foglietto di accompagnamento della "pillola dei cinque giorni dopo" (principio attivo ulipristal) sta scritto di sospendere l'allattamento per sette giorni dopo averla assunta. In realtà non è necessario farlo.  »

Arteria ombelicale unica del feto

14/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'arteria ombelicale unica, se non è associata ad altri parametri, oggi non è più considerata un elemento che suggerisce di indagare sul cariotipo del feto.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Incinta di tre settimane: è tardi per prendere l’acido folico?

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Per poter contare sulla piena efficacia nel ridurre il rischio di difetti del tubo neurale del feto, l'assunzione quotidiana di acido folico deve iniziare almeno un mese prima del concepimento.  »

Fai la tua domanda agli specialisti