Contiene tante vitamine
Le vitamine svolgono diverse funzioni fondamentali per l’organismo: anzitutto, assicurano la corretta assimilazione delle proteine, dei grassi e degli zuccheri. Inoltre, regolano e coordinano le varie attività delle cellule. Sono così preziose che ne bastano piccolissime dosi: per alcune vitamine, infatti, il fabbisogno è di pochi milligrammi, per altre addirittura di alcuni milionesimi di grammo.
Ogni vitamina è importante e ciascuna svolge uno specifico ruolo. All’organismo in crescita del bambino, però, non deve mai mancare la vitamina C, presente soprattutto negli agrumi e nei kiwi. Questa sostanza, infatti, oltre ad aumentare la resistenza del sistema di difesa del piccolo, è indispensabile per la protezione delle membrane cellulari e per l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo. Fondamentale è anche il ruolo della vitamina A e del betacarotene (un precursore della vitamina) per la salute della pelle, degli occhi e delle mucose e per rinforzare le ossa e i denti. Sotto forma di betacarotene, la vitamina A è contenuta soprattutto nell’albicocca e in generale nella frutta di colore giallo-arancio, come la pesca.
Fornisce sali minerali
La frutta è ricca anche di sali minerali, indispensabili per l’organismo in quanto regolano la maggior parte delle sue funzioni. Il calcio e il fosforo partecipano alla costruzione di ossa e denti; il ferro è utile per la formazione dei globuli rossi del sangue; il sodio e il potassio regolano l’equilibrio idrosalino (tra sali e liquidi) dell’organismo.
È ricca di fibre
Queste sostanze non vengono assorbite dall’organismo e non forniscono energia, tuttavia sono estremamente utili per l’intestino perché ne stimolano e riequilibrano l’attività favorendo la peristalsi, cioè l’insieme dei movimenti che quest’organo compie per svuotarsi.
Questa funzione ha conseguenze positive anche sul metabolismo (i processi chimici che si verificano nell’organismo) e, di conseguenza, svolge un’azione preventiva contro le “malattie del benessere”, come obesità, diabete (disturbo legato allo scorretto funzionamento del pancreas) e ipertensione (pressione alta).
Il calendario da seguire
- A quattro mesi
All’inizio dello svezzamento si può provare a dare al piccolo i primi cucchiaini di mela omogeneizzata dopo la pappa di mezzogiorno oppure dopo il biberon di latte a metà pomeriggio.
- A cinque mesi
Trascorsa qualche settimana, si può provare a offrire al bimbo qualche cucchiaino di pera o di banana, sempre in forma omogeneizzata.
- A sei mesi
Solamente intorno ai sei mesi di vita è bene cominciare a proporre al piccolo la frutta fresca, grattugiata e ridotta a una morbida crema. Sono particolarmente indicate la mela, la pera, la prugna e la banana.
- A otto-nove mesi
A questa età si possono introdurre nella dieta del bambino le spremute di agrumi (come le arance o i mandarini). Anche la pesca e l’albicocca possono fare il loro ingresso, sotto forma di omogeneizzato.
- A un anno
Dopo il compimento dell’anno di età, il piccolo può mangiare con tranquillità ogni tipo di frutta fresca, come le pesche, le albicocche o i kiwi. Per le fragole e le ciliege, invece, meglio attendere ancora fino ai due anni del bimbo, in quanto sono a rischio di allergia.
- da 2 anni
A questa età il bimbo può, in teoria, mangiare tutti i tipi di frutta, ma è bene tenere conto dei suoi gusti e del contenuto calorico delle diverse varietà. Ecco le caratteristiche di alcuni frutti solitamente graditi al bambino:
- fragole: saporite e gustose, sono ottime fonti di vitamina C e piuttosto ricche di zucchero e potassio;
- ciliegie: contengono molti zuccheri semplici e molto potassio, oltre ad una discreta quantità di vitamina C.
- uva: fornisce una notevole quantità di zuccheri, molto potassio e piccole quantità di vitamine. Per il suo elevato apporto calorico, non deve essere consumata in grandi quantità e troppo di frequente.