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I biscotti per bambini, molto graditi dal piccolo, rappresentano una preziosa fonte di energia. Infatti, contengono carboidrati (zuccheri) sia complessi, ossia che forniscono all’organismo energia a lungo termine, sia semplici, cioè a rapido assorbimento. Non bisogna, però, esagerare con le dosi perché i biscotti sono comunque alimenti ricchi di grassi e di zucchero e quindi molto calorici.
Le proprietà nutritive dei biscotti per bambini
I biscotti per l’infanzia sono studiati dal punto di vista nutrizionale per rispondere alle esigenze del bebè. In particolare:
- i biscotti sono una fonte di carboidrati (zuccheri) fondamentali per il bambino in quanto forniscono all’organismo il carburante necessario per svolgere tutte le sue funzioni. In particolare i carboidrati complessi (come l’amido presente nella farina) forniscono energia a lento rilascio, che può essere perciò utilizzata nel tempo, mentre quelli semplici (nello zucchero) entrano subito in circolo e vengono bruciati.
- sono arricchiti con proteine sia di origine animale (nel latte) sia vegetale (nella farina). Le proteine sono elementi fondamentali per la crescita delle cellule e dei tessuti dell’organismo del bambino (per questo vengono definite anche “mattoni dell’organismo”). Quelle del latte, poi (come tutte quelle di origine animale), forniscono tutti gli aminoacidi essenziali (8 nell’adulto, 9 nel bambino), che il corpo non è in grado di produrre da solo e che quindi vanno introdotti attraverso gli alimenti;
- sono integrati con vitamine e minerali. Le principali vitamine aggiunte sono quelle del gruppo B, indispensabili per l’assorbimento del calcio e per il rinnovo cellulare, e la vitamina C (stimola le difese naturali dell’organismo e favorisce l’assorbimento del ferro). Quanto ai minerali, vengono aggiunti quasi sempre calcio e fosforo (per lo sviluppo dell’apparato scheletrico e dei denti), rame (per il sistema nervoso), ferro (per la formazione dei globuli rossi del sangue) e zinco (per potenziare ossa e muscoli oltre al sistema immunitario;
- spesso quelli indicati per i bimbi più grandicelli sono proposti in formulazioni ricche di molte varietà di cereali: frumento, avena e orzo per abituare il bambino a una varietà di gusti.
Gli ingredienti
Vediamo nello specifico di cosa si compongono i biscotti, ovvero quello che contengono e se è davvero o meno indispensabile per la crescita di un bambino.
Proteine e calcio
I biscotti per bambini sono anche una buona fonte di proteine, sostanze dette anche “i mattoni dell’organismo”, in quanto costituiscono il fondamento di tutti i tessuti del corpo. In più, sono arricchiti di sali minerali, in particolare di calcio e fosforo, importanti per le ossa, e di ferro, minerale essenziale per la formazione dei globuli rossi.
Vitamine B e C
Oltre che di sali minerali i biscotti per i bambini sono anche arricchiti di vitamine del gruppo B (in particolare B1, B2, B6, B3) e C. Le prime proteggono i tessuti dell’organismo, partecipano alla formazione dei globuli rossi, regolano il sistema nervoso. La vitamina C, invece, rafforza il sistema di difesa naturale dell’organismo e aiuta ad assimilare il ferro. Infine, apportano fibre, elementi che non apportano nutrienti ma che aiutano a regolarizzare l’attività intestinale, e grassi (sebbene in misura minore rispetto a quelli comuni) e non contengono uova, quindi possono essere mangiati con tranquillità anche dai più piccoli.
Granulati o solubili
Tra i 5-6 mesi se il bebè è allattato con il biberon, o dopo il 6° mese se nutrito al seno, puoi cominciare a dare al piccolo i biscotti preparati con farine diastasate (di cereali, patate, legumi, sottoposte all’azione proteolitica dell’enzima amilasi, un tempo detto diastasi, da cui il nome farina diastasata), più digeribili.
Basta mettere nel biberon di latte caldo o nello yogurt (nel caso di allattamento al seno) un cucchiaino di biscotto granulato (identico dal punto di vista nutrizionale a quello intero) o un biscottino solubile e offrirlo al bebè a colazione o per merenda.
Biscotti con il glutine
Dal sesto mese puoi introdurre i primi biscottini, sia granulati sia solubili, contenenti il glutine in modo graduale per osservare gli effetti sul piccolo. Prima dei 6 mesi, infatti, i biscotti devono essere senza glutine, una proteina contenuta in molti cereali (orzo, avena, segale, farro, frumento e kamut) che può provocare, nei bimbi predisposti, la celiachia.
Si può dare al piccolo un solo biscotto come semplice assaggio, sempre sciolto nel latte o nello yogurt, per poi aumentare a poco poco le dosi, sempre su indicazione del pediatra. Il biscotto può essere sciolto anche nella frutta omogeneizzata o grattugiata, da offrire a merenda al posto del latte.
Biscotti comuni
Dopo l’anno di età, si può continuare a dare al piccolo i biscotti per l’infanzia o cominciare con quelli comuni. Partire inizialmente dai biscotti secchi, particolarmente leggeri, per poi passare, in modeste quantità e occasionalmente, ai frollini (realizzati anche in casa) e a quelli farciti.
Il calendario da seguire
Per l’introduzione dei biscotti nell’alimentazione del neonato, come per tutti gli altri cibi, è bene essere graduali e cercare di soddisfare i reali bisogni del piccolo. A quattro mesi è sufficiente l’aggiunta di un solo cucchiaino di biscotto granulato o un solo biscottino nel biberon; via via che cresce, si possono aumentare le dosi, seguendo le indicazioni del pediatra.
In breve
Sì ai biscotti per i bambini ma con moderazione. Sono sicuramente sono ricchi di sostanze nutrienti fondamentali per la sua crescita: proteine, sali minerali, vitamine del gruppo B e C. Attenzione, però: a fronte di una facile digeribilità, i biscotti sono molto calorici, non bisogna quindi esagerare con le quantità.