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Attenzione al sale, fa male alla salute dei bambini perché alza la pressione e favorisce lo sviluppo dell’obesità infantile. Ad affermarlo è uno studio australiano, condotto dalla Deakin University e pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics, che ha dimostrato come un uso inappropriato di sale possa avere conseguenze negative sulla salute dei bambini, anche perché è strettamente legato a maggiore consumo di bibite zuccherate e, quindi, a un aumentato rischio di obesità infantile.
Sotto esame le abitudini alimentari
I ricercatori hanno osservato le abitudini alimentari di 4.283 bambini tra i 2 e i 16 anni e hanno visto che maggiore è il consumo di sale e più è alto quello di bibite zuccherate, succhi di frutta, acque aromatizzate ed energy drink. La predilezione per il gusto salato si accompagnerebbe, quindi, a comportamenti alimentari poco corretti, con un più elevato rischio di incorrere nell’obesità infantile.
Un fenomeno in pericolosa crescita
Nel nostro paese l’obesità infatile sta assumendo le dimensioni di un’“epidemia”. Si contano, infatti, un milione di bambini in sovrappeso, di cui 400 mila obesi. Una situazione cui è necessario porre rimedio, visti anche i problemi di salute connessi: diabete, ipertensione e arteriosclerosi che possono manifestarsi ancor prima dell’età adulta. Secondo gli esperti è importante abituare i bambini a un’alimentazione equilibrata fin dalla prima infanzia, non eccedendo con il sale per non favorire consuetudini dietetiche sbagliate. «Non dovrebbe essere dato ai bambini prima dell’anno di età, mentre spesso finisce nella pappa già durante lo svezzamento” commenta Claudio Maffeis, professore associato di pediatria presso l’Università di Verona e direttore dell’U.O.C. di diabetologia, nutrizione clinica e obesità pediatrica dell’Ulss 20 di Verona.