Le consistenze dovranno, com’è ovvio, essere rese adatte all’ingestione da parte del bambino, ma è bene tenere presente che i bambini masticano con le gengive ben prima di avere i molari. Non bisogna farsi condizionare da un’eventuale rallentata eruzione dei dentini: a quest’età il piccolo è perfettamente in grado di gustare e “masticare” pietanze morbide come il pollo lesso o la verdura cotta a pezzettini. Questa modalità riesce a trasformare il momento delle prime pappe in un gioco graduale e personalizzato, evitando di farlo diventare occasione di crisi o di conflitto tra i genitori e il figlio. Il bambino che non mostra interesse per il cibo ha probabilmente bisogno di altro tempo per prepararsi a fare questa esperienza o semplicemente deve poter condividere questa nuova attività con le persone che lui ama e con le quali si sente sicuro. È fondamentale mettersi a tavola tutti insieme, almeno una volta al giorno, e proporre al bambino dei piccoli assaggini dai piatti dei “grandi”, compatibilmente per il calendario dello svezzamento indicato dal pediatra. È, infatti, molto importante che il bambino si abitui a mangiare di tutto e per far ciò ha bisogno di “modelli” da imitare a tavola: la mamma, il papà ed eventuali fratelli più grandi. Non si può, per esempio, pretendere che il bimbo mangi la verdura, se poi sente che il fratellino fa i capricci perché non gli piace!
I consigli per trasformare le pappe in un gioco
A cura di “La Redazione”
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Lo svezzamento del bambino può rappresentare l'occasione per introdurre un'alimentazione sana e corretta per tutta la famiglia. Tutti ne gioveranno e il bambino potrà liberamente assaggiare le stesse cose che mangiano mamma e papà
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