- Assicurare al bambino un ambiente tranquillo e sereno: soprattutto all’inizio, la mamma dovrebbe cercare di stabilire una relazione analoga a quella che si creava quando allattava al seno il piccolo: un rapporto a due, senza intrusioni o distrazioni. Anche la televisione può essere un elemento estraneo molto invadente, con le sue immagini e suoni che distolgono l’attenzione del bambino dalla mamma.
- È importante sapere cogliere l’occasione giusta per dare inizio a questa grande avventura! Ciò significa scegliere il momento adatto per proporgli un nuovo alimento. Il bambino deve essere sveglio, tranquillo e in buone condizioni di salute per poter affrontare al meglio questo delicato passaggio. Se lo si vede stanco, irritato oppure è reduce da un raffreddore, è meglio rimandare. È preferibile rinviare l’avvio dello svezzamento anche in concomitanza con l’eruzione dei primi dentini: il fastidio e il dolore possono rendere il bebè particolarmente insofferente verso le novità.
- Offrire la pappa sempre prima del latte, altrimenti il bambino è già sazio e non assaggia nulla. Quando non mangia, è bene attendere 15-20 minuti prima di dargli il latte: spesso, infatti, il piccolo rifiuta la pappa perché sa che subito dopo la mamma gli offrirà il cibo già conosciuto.
- Dopo un rifiuto, riproporre la pappa a distanza di 4-7 giorni, così da dare il tempo al bebè di abituarsi piano piano alle novità. È consigliabile evitare di forzare il bambino a mangiare, preparandosi a un lungo tirocinio con il cucchiaino.
I consigli per iniziare lo svezzamento
A cura di
Piercarlo Salari - Dottore specialista in Pediatria
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Si tratta di un momento molto delicato e importante per lo sviluppo del piccolo, anche perché il passaggio dal seno o dal biberon al cucchiaino e ai cibi solidi può creare qualche difficoltà
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