L’olio
Per le pappe del bimbo è da preferire l’olio extravergine di oliva, perché è ottenuto dalla prima spremitura delle olive con tecniche meccaniche e non attraverso procedimenti chimici. Inoltre il suo tasso di acidità non supera l’1 per cento: durante la spremitura, cioè, solo una particella su cento di un grasso (l’acido oleico) si libera dalla glicerina, un alcol presente in natura. Ed è proprio l’acido oleico libero a essere dannoso. In commercio esistono, poi, oli appositamente studiati per l’alimentazione dei bambini piccoli. Hanno un gusto delicato, sono preparati con olive selezionate e integrati con vitamine A, D, E, e B6, sostanze utili per la crescita del piccolo. L’olio è importante anzitutto perché favorisce l’assimilazione delle vitamine liposolubili, che si sciolgono cioè soltanto nei grassi. In mancanza dei grassi, quindi, l’organismo non potrebbe utilizzare molte vitamine assunte attraverso la frutta e la verdura.
Le vitamine liposolubili sono quattro:
- la vitamina A: utile per la crescita dell’organismo e per la vista;
- la vitamina D: indispensabile per lo sviluppo dei denti e delle ossa;
- la vitamina E, importante per il corretto funzionamento del cuore;
- la vitamina K, che regola la coagulazione del sangue.
L’olio è utile anche per agevolare il funzionamento dell’intestino: grazie alle sue capacità emollienti, infatti, questo alimento rende le feci più morbide, facilitando in questo modo l’evacuazione. Consumato fin dai primi anni di vita, l’olio aiuta a prevenire i disturbi di circolazione che possono comparire nell’età adulta, grazie agli acidi grassi (in particolare, ai monoinsaturi) in esso contenuti.
I consigli per la mamma
- Utilizzare l’olio di oliva per condire le prime pappe del bambino, a partire dall’inizio dello svezzamento. La quantità ideale per il bimbo è pari a uno o due cucchiaini come condimento di brodi vegetali, pappe o minestrine.
- Aggiungere l’olio d’oliva sempre crudo: soltanto in questo modo, infatti, le caratteristiche nutritive del prodotto rimangono del tutto inalterate. Inoltre, a crudo l’olio risulta più facilmente digeribile. È bene, quindi, aggiungerlo solamente dopo la cottura, una volta che la pappa è stata versata nel piatto.
Il formaggio
Per insaporire le prime pappe del piccolo, si può cominciare con il formaggio stagionato grattugiato, tipo parmigiano o grana. In realtà, più che un condimento, il formaggio rappresenta un vero e proprio alimento che, oltre a insaporire la pappa, la arricchisce dal punto di vista nutrizionale. Il formaggio stagionato è indicato fin dall’inizio dello svezzamento, in quanto, oltre a fornire calcio e vitamine, contiene proteine nella forma più digeribile. Ciò è dovuto al processo di stagionatura, cui questo tipo di formaggio è sottoposto, che fa sì che le proteine risultino “pre-digerite” e, quindi, più facilmente assimilabili dall’intestino del bebè.
I consigli per la mamma
È sempre meglio non eccedere con il consumo di questo alimento: due cucchiaini di formaggio grattugiato da far sciogliere nella pappa del bebè, sono sufficienti e devono rappresentare l’unica fonte proteica in quel pasto. In sintesi se si usa il formaggio non si deve utilizzare nello stesso pasto nè la carne nè il pesce.