I consigli per i genitori
- Introdurre i nuovi cibi con gradualità, seguendo il calendario preciso stabilito dal pediatra. L’apparato digerente del piccolo, non ancora completamente sviluppato, deve infatti adattarsi poco alla volta all’assimilazione delle sostanze nuove. Per alcuni alimenti, inoltre, occorre attendere che lo stomaco e l’intestino del bambino abbiano raggiunto un certo grado di sviluppo prima di proporglieli.
- Far assaggiare un alimento alla volta e sempre in piccole quantità: in questo modo, in caso di un’eventuale reazione allergica del bimbo ((come diarrea, vomito o eruzioni sulla pelle), si riesce facilmente a risalire subito al cibo responsabile e quindi sospenderlo.
- Seguire qualche precauzione in più nel passaggio dall’allattamento allo svezzamento se il bambino è predisposto alle allergie. In questo caso, infatti, è bene proseguire l’allattamento al seno almeno fino al sesto mese: il latte materno è la migliore prevenzione contro le allergie, in quanto è ricchissimo di anticorpi, sostanze in grado di potenziare le capacità di difesa dell’organismo del piccolo nei confronti di elementi che potrebbero scatenare una reazione.
- Posticipare di 2-4 mesi l’introduzione degli alimenti rispetto al calendario dello svezzamento indicato ai bambini non a rischio di allergia e aumentare l’intervallo di tempo tra l’aggiunta di un alimento e l’altro (da due-quattro a quattro-sei giorni) per verificare meglio l’assenza di reazioni.
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