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I biscotti per bambini, molto graditi dal piccolo, rappresentano una preziosa fonte di energia. Infatti, contengono carboidrati (zuccheri) sia complessi, ossia che forniscono all’organismo energia a lungo termine, sia semplici, cioè a rapido assorbimento. Non bisogna, però, esagerare con le dosi perché i biscotti sono comunque alimenti ricchi di grassi e di zucchero e quindi molto calorici.
Proteine e calcio
I biscotti per bambini sono anche una buona fonte di proteine, sostanze dette anche “i mattoni dell’organismo”, in quanto costituiscono il fondamento di tutti i tessuti del corpo. In più, sono arricchiti di sali minerali, in particolare di calcio e fosforo, importanti per le ossa, e di ferro, minerale essenziale per la formazione dei globuli rossi.
Vitamine B e C
Oltre che di sali minerali i biscotti per i bambini sono anche arricchiti di vitamine del gruppo B (in particolare B1, B2, B6, B3) e C. Le prime proteggono i tessuti dell’organismo, partecipano alla formazione dei globuli rossi, regolano il sistema nervoso. La vitamina C, invece, rafforza il sistema di difesa naturale dell’organismo e aiuta ad assimilare il ferro. Infine, apportano fibre, elementi che non apportano nutrienti ma che aiutano a regolarizzare l’attività intestinale, e grassi (sebbene in misura minore rispetto a quelli comuni) e non contengono uova, quindi possono essere mangiati con tranquillità anche dai più piccoli.
Granulati o solubili
Tra i 5-6 mesi se il bebè è allattato con il biberon, o dopo il 6° mese se nutrito al seno, puoi cominciare a dare al piccolo i biscotti preparati con farine diastasate (di cereali, patate, legumi, sottoposte all’azione proteolitica dell’enzima amilasi, un tempo detto diastasi, da cui il nome farina diastasata), più digeribili. Basta mettere nel biberon di latte caldo (nel caso di allattamento artificiale) o nello yogurt (nel caso di allattamento al seno) un cucchiaino di biscotto granulato (identico dal punto di vista nutrizionale a quello intero) o un biscottino solubile e offrirlo al bebè a colazione o per merenda.
Con il glutine
Dal sesto mese puoi introdurre i primi biscottini, sia granulati sia solubili, contenenti il glutine in modo graduale per osservare gli effetti sul piccolo. Prima dei 6 mesi, infatti, i biscotti devono essere senza glutine, una proteina contenuta in molti cereali (orzo, avena, segale, farro, frumento e kamut) che può provocare, nei bimbi predisposti, la celiachia. Si può dare al piccolo un solo biscotto come semplice assaggio, sempre sciolto nel latte o nello yogurt, per poi aumentare a poco poco le dosi, sempre su indicazione del pediatra. Il biscotto può essere sciolto anche nella frutta omogeneizzata o grattugiata, da offrire a merenda al posto del latte.
Favoriscono l’autonomia
Verso gli 8 mesi il bimbo può cominciare a mangiarli da solo: i biscotti per l’infanzia sono studiati infatti per essere tenuti facilmente dalle manine del piccolo; inoltre, sono facili da masticare e si sciolgono in bocca, evitando quindi il pericolo che il bimbo possa soffocarsi con pezzetti di biscotto. In questa fase dello sviluppo, quindi, i biscotti rappresentano anche un ottimo stimolo per il bimbo a prendere confidenza con il cibo e ad allenarsi alla masticazione.
Dai 12 mesi anche quelli comuni
Dopo l’anno di età, puoi continuare a dare al piccolo i biscotti per l’infanzia o cominciare con quelli comuni. Puoi iniziare con i biscotti secchi, particolarmente leggeri, per poi passare, in modeste quantità e occasionalmente, ai frollini e a quelli farciti.