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Niente di più sbagliato che nutrire i nostri bambini con gli alimenti degli adulti! Soprattutto nei primi tre anni, i prodotti specifici della prima infanzia sono insostituibili.
Un momento delicato a partire dallo svezzamento
L’età evolutiva, che va dalla nascita all’adolescenza, rappresenta un momento delicato in cui una dieta equilibrata contribuisce alla crescita e allo sviluppo del bambino e aiuta a prevenire l’insorgere di numerose patologie nel futuro adulto. L’educazione alimentare del bambino comincia con lo svezzamento, che garantisce i nutrienti necessari alla crescita, ma svolge anche l’importante compito di insegnare le sane abitudini alimentari a tavola.
Il parere dell’esperto
Secondo il pediatra Gianni Bona, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università del Piemonte Orientale di Novara, l’alimentazione dell’infanzia è l’insieme dei comportamenti da seguire fino al compimento del terzo anno di vita. E riportando le sue stesse parole: “Dal sesto mese, il neonato è pronto, dal punto di vista psicologico, motorio e digestivo, a un altro tipo di nutrimento e integrazione del latte materno. L’educazione nutrizionale del bambino comincia durante questa fase della vita: la conoscenza di nuovi gusti e sapori inciderà sulle abitudini alimentari e contribuirà alla salute del futuro adulto”.
Solo prodotti per la prima infanzia
È fondamentale garantire anche dopo il primo anno, un’alimentazione specifica per l’infanzia in grado di assicurare i nutrienti fondamentali come proteine e ferro. Anche per questo, contrariamente a quanto si pensa, è bene non somministrare latte vaccino, almeno fino all’anno di vita, meglio ancora fino al secondo anno, perché è un alimento troppo ricco in proteine, ma povero in ferro. Purtroppo, la minor disponibilità economica delle famiglie ha ridotto gli acquisti dei prodotti per la prima infanzia, a scapito di alimenti per adulti. Eppure, non va dimenticato che i prodotti specifici per bambini sono molto più sicuri rispetto a quelli comuni, anche perché la legislazione che li norma è molto più restrittiva rispetto a quella generale, in termini di sicurezza delle materie prime (selezione dei fornitori, rintracciabilità, analisi chimico-fisiche e microbiologiche, procedure di produzione rigorosamente controllate).
Maggiori controlli e divieti
Per esempio, i contaminanti tossici presenti negli alimenti agiscono in tutte le fasce di età, ma sono ben più pericolosi nei primi anni di vita, in cui il bimbo, cresce rapidamente e si sviluppa dal punto di vista funzionale. Ecco perché i valori massimi consentiti di alcuni contaminanti sono fino a quaranta volte inferiori rispetto a quelli degli alimenti comuni.