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Tra le principali cause di morte del bambino nel primo anno di vita, vi sono la morte in culla e la Shaken Baby Syndrome. Quest’ultima è la Sindrome da bambino scosso (SBS) ovvero lo scuotamento del neonato da parte dell’adulto.
Scuotere il neonato, quali conseguenze?
Durante il settantesimo Congresso italiano di pediatria si è parlato proprio di questo. Lo “scuotamento” del neonato è risultata, infatti, la forma di violenza più frequente da parte dell’adulto. Purtroppo scuotere il neonato provoca nel 30% dei casi la morte del bambino e per l’80%, danni permanenti come emorragie cerebrali e disabilità di vario livello.
Perché il genitore scuote il neonato
Nonostante siano state messe in evidenza le conseguenze dello scuotere il neonato, ancora molti genitori non hanno idea di quanto questa azione possa essere pericolosa. Spesso mossi dalla mancanza di sonno, dal pianto prolungato e incessante del bambino, alcuni genitori hanno una reazione inconsulta ma molto frequente: lo scuotamento violento del bambino.
Purple Crying
Esiste proprio un periodo definito critico dai pediatri: il lasso di tempo che va dalla seconda settimana al quinto mese di vita del neonato. In questi mesi, infatti, il pianto si fa spesso insistente così come aumenta il numero di notti in bianco. Il periodo in questione ha addirittura un nome specifico: Purple Crying. Proprio in questo spazio temporale si registrano più casi di SBS, momento in cui si associano crisi di pianto continuo, mentre i muscoli di collo e nuca ancora molto deboli.