Sesso del neonato: è boom di interventi chirurgici

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/08/2013 Aggiornato il 16/08/2013

Un neonato su 4-5mila nasce con un sesso non definito: negli ultimi 5 anni gli interventi per “correggere” il difetto sono aumentati del 50%

Sesso del neonato: è boom di interventi chirurgici

Un neonato su 4-5mila nasce con un sesso non definito, nel senso che sono presenti disturbi della differenziazione sessuale sin dall’età neonatale, con attribuzione incerta del sesso e difetti dello sviluppo sessuale. Negli ultimi cinque anni – secondo i dati emersi nel corso del convegno organizzato dall’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma – sono aumentati di oltre il 50% gli interventi chirurgici per “correggere” tali disturbi nella identità del sesso nel neonato. 

Qual è il problema

Che cosa si intende, innanzitutto, per neonato dal sesso incerto? “In questi bambini gli organi genitali non sono sviluppati e il sesso viene stabilito grazie a indagini cromosomiche e ormonali – spiega Aldo Morrone, direttore generale dell’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, una delle poche in Italia specializzata in questo tipo di interventi -. In seguito viene eseguita un’operazione risolutiva che non può avere luogo dopo i sei anni di età”.

In aumento le operazioni

Sorprende il numero di operazioni cui sono stati sottoposti i bambini negli ultimi cinque anni: più del 50% rispetto agli scorsi anni (350 interventi chirurgici di questo tipo su bambini entro i 6 anni di età solo al San Camillo-Forlanini di Roma) e la ragione è legata alla maggiore consapevolezza dei genitori rispetto all’importanza di questo intervento. “Fino a pochi anni fa era una cosa di cui non parlare, da tenere nascosta – conclude il dottor Morrone -; ora, per fortuna, in molti casi non è più così. I cosiddetti disturbi dell’identità di genere oggi sono più facilmente riconosciuti e le persone sono più consapevoli che può esistere una soluzione a questo problema”.

In breve

I NUMERI DEL SAN CAMILLO

Negli ultimi vent’anni, gli interventi per il cambio sesso eseguiti in Italia sono stati circa 1.500-2.000, di cui 596 al San Camillo. Nel periodo 1992-2013 i soggetti che, da tutta Italia, si sono rivolti all’ospedale romano sono stati 1.065 e per 596 si è stabilita la diagnosi di “disforia dell’identità di genere” dopo lunghi e accurati incontri. Per 377 di questi si è trattato di una richiesta di transizione dal maschile al femminile, per 219 dal femminile al maschile. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

VCP diminuito in 36ma settimana: c’è da preoccuparsi?

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In linea generale è normale che la misura dei ventricoli cerebrali del feto diminuisca con il progredire della gravidanza: si tratta proprio di una condizione fisiologica che non desta preoccupazione.   »

Cardirene a inizio gravidanza: serve davvero?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il netto beneficio dell'assunzione di acido acetilsalicilico a sostegno della gravidanza non è del tutto conosciuto, tuttavia il trattamento può essere di aiuto nel ridurre la maggior frequenza di complicanze gestazionali in determinati casi.  »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Fai la tua domanda agli specialisti