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Si chiama napkin psoriasis ed è una psoriasi che si manifesta nei bebè sotto i due anni di età, interessando l’area del pannolino con sintomi comuni ad altre dermatiti tipiche di quell’area, in primo luogo chiazze di colorito rosso intenso, dall’aspetto lucido e con bordi netti. Per questo spesso la diagnosi non è immediata.
È un’infiammazione
La psoriasi è una patologia infiammatoria che interessa circa 2 milioni e mezzo di italiani, può presentarsi a qualsiasi età, ma in un terzo dei casi compare da bambini o ragazzi. All’origine c’è una predisposizione genetica su cui agiscono diversi fattori scatenanti. Nel caso della psoriasi del pannolino, entrano in gioco soprattutto lo sfregamento della cute da parte del pannolino e l’ambiente caldo-umido che si viene a creare.
Nell’area inguinale
Rispetto alla forma tipica a placche, la psoriasi del pannolino, che coinvolge le zone inguinali, tra i glutei e quella ano-genitale, è caratterizzata dalla mancanza delle squame biancastre poiché queste sedi hanno un’umidità più alta e sono più sottoposte a sfregamento. In alcuni casi possono essere associate lesioni psoriasiche in altre sedi corporee e questo facilita la diagnosi.
Si cura così
Macerazione, ragadi dolorose e sovrainfezioni batteriche o da candida sono possibili complicazioni della psoriasi del pannolino, per questo è importante la diagnosi e il trattamento tempestivo. In prima linea vengono utilizzate creme a base di corticosterodi a bassa potenza (idrocortisone), mentre sono da evitare i cortisonici potenti, in quanto nell’area del pannolino la cute è più sottile e assorbe più farmaco. Questa terapia non deve mai essere prolungata nel tempo. Un’altra possibilità terapeutica è rappresentata dagli analoghi della vitamina D (come il calcipotriolo) da soli o in associazione con i corticosteroidi.
Occhio all’igiene
È fondamentale mantenere idratata la cute, utilizzare detergenti e creme emollienti non aggressivi e tenere asciutta e pulita l’area del pannolino, evitando la formazione di un ambiente caldo-umido che può favorire i sintomi o aggravare il quadro.