Le mamme sono disposte a fare molti sacrifici pur di garantire il benessere e la salute dei loro figli. Se necessario, durante l’allattamento al seno, sono pronte anche a seguire una dieta mirata e/o a rivedere la propria alimentazione: in alcuni casi, è quanto richiesto loro di fare nell’eventualità in cui il bebè abbia le coliche, un problema fastidioso e purtroppo diffuso nei primi mesi di vita.
L’alimentazione è sempre fondamentale per tutelare la salute dell’organismo, ma lo è a maggior ragione durante l’allattamento, quando il corpo della donna è chiamato a un lavoro delicato e prezioso. Per questo, è importante che la mamma che allatta al seno il proprio piccolo segua una dieta sana ed equilibrata.
L’ideale è affidarsi alla dieta mediterranea, uno dei regimi più salutari al mondo. Queste indicazioni sono valide anche nel caso in cui il piccolo soffra di coliche gassose: la dieta sana, varia ed equilibrata rimane sempre la scelta migliore perché garantisce innumerevoli benefici. Come regolarsi con qualità e quantità? Tenendo presente che quando si allatta al seno è normale avere più appetito: il fabbisogno calorico, infatti, è superiore al normale. Non bisogna, però, esagerare: l’ideale è introdurre circa 500-700 calorie in più al giorno, aumentando la quota proteica.
Le evidenze scientifiche sono troppo poco solide per raccomandare l’esclusione di determinati alimenti. Tuttavia, è consigliabile ridurre i cibi troppo grassi, i fritti, i prodotti industriali, processati e conservati, così da tenere anche sotto controllo il peso. Limitare anche dolci e spezie, che possono dare un sapore poco gradito al latte. Attenzione anche a tè, caffè, alcolici, birra e cioccolato.
Sembra comunque che alcuni cibi vadano limitati (specie se in gravidanza sono stati consumati poco) perché potrebbero alterare il sapore del latte e/o provocare coliche, come: crostacei, molluschi, ciliege, pesche, albicocche, cavoli, aglio, cipolla, asparagi, peperoni, cetrioli, fragole, uva, formaggi fermentati, selvaggina, dolci alla crema, prodotti al liquore, cacao.
Quali sono invece i cibi ideali? Seguire la dieta mediterranea significa mangiare frutta e verdura in abbondanza, cereali, legumi, pesce, carni magre, olio extravergine di oliva. È fondamentale anche scegliere cibi di qualità e di stagione. In linea generale, ricordarsi che l’alimentazione equilibrata deve includere tutti i nutrienti: lipidi, proteine e glucidi, frutta e soprattutto verdura. Aumentare il consumo di proteine, per esempio aggiungendo uno spuntino a base di latte, yogurt o formaggio e aumentando le porzioni dei secondi piatti. Nella scelta degli alimenti da portare in tavola è bene rispettare anche il criterio della varietà: alternare il più possibile i cibi, così da assicurare all’organismo tutte le sostanze di cui ha bisogno. La mamma che allatta, inoltre, deve bere almeno due-tre litri di acqua al giorno.
Le coliche gassose sono crisi di dolore addominale che colpiscono i neonati nei primi mesi di vita e che possono provocare aria nell’intestino. In genere, sono intermittenti, hanno una durata variabile e si presentano solo in alcuni momenti della giornata, in particolare dopo i pasti. Come riconoscerle? I sintomi delle coliche del neonato sono abbastanza inconfondibili: si assiste a crisi di pianto improvviso, incontrollato e continuo, accompagnate da tensione dell’addome, flessione delle gambe sulla pancia, contorcimenti vari, irrigidimento delle braccia, arrossamento del viso e talvolta gorgoglii a livello addominale ed espulsione di aria.
Nella maggior parte dei casi, le coliche sono fenomeni fisiologici e tendono a risolversi entro i tre o i sei mesi di vita. Solo in alcuni bambini sono correlate ad altre malattie o disturbi, come un’intolleranza o un’allergia alimentare alle proteine o allo zucchero (lattosio) contenuti nel latte. Per aiutare il bambino durante le crisi, può essere utile prenderlo in braccio, cullarlo dolcemente, parlargli con un tono delicato e calmo, limitare suoni e luci, massaggiargli la pancia. In alternativa, si può provare a portarlo a fare una passeggiata o un giro in auto. Può essere utile anche tenerlo a pancia in giù sull’avambraccio oppure stenderlo sulla schiena e piegare le gambine avanti e indietro in modo da favorire il rilassamento dell’addome. In genere, non è necessario ricorrere a farmaci. I genitori possono confrontarsi con il pediatra, specie se il disturbo è intenso e prolungato.
Fonti / Bibliografia
- Dieta Mediterranea: una piramide di salute | Fondazione Umberto VeronesiLa dieta mediterranea uno stile alimentare. Quante porzioni consumare? Com'è composta la piramide alimentare? Quali sono i benefici della dieta mediterranea?