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È una malattia poco conosciuta, eppure sempre più diffusa nei bambini. Basti sapere che ogni anno, nel mondo, si registrano 150 milioni di nuovi casi di bronchiolite. È quanto confermato dagli esperti riuniti per il 35esimo congresso nazionale di Antibioticoterapia in età pediatrica a Milano.
Una malattia respiratoria
La bronchiolite è una malattia respiratoria caratterizzata da un’infiammazione dei bronchioli, le parti terminali delle vie aeree. Nella stragrande maggioranza dei casi, 75% secondo gli specialisti, dipende dal Virus respiratorio sinciziale (Rsv), che nei Paesi in via di sviluppo rappresenta la seconda causa di mortalità, dopo la malaria. Del resto, si calcola che l’infezione da Rsv colpisca oltre il 70% dei bambini con meno di un anno di vita.
Non esiste una cura davvero efficace
La bronchiolite è una malattia aggressiva, che può causare sintomi importanti. Non a caso, il tasso di ospedalizzazione è abbastanza elevato e negli ultimi 10 anni è aumentato, arrivando quasi al 3%, specialmente nei bambini nati prematuri e in quelli che soffrono di malattie associate, come la fibrosi cistica e malattie cardiache. Del resto, non esiste una cura davvero efficace. I corticosteroidi non trovano indicazione per la bronchiolite e il ruolo di beta2-stimolanti e adrenalina è dibattuto. “Pertanto, le Linee guida internazionali suggeriscono che il trattamento primario rimanga in gran parte sintomatico con la somministrazione di liquidi e di ossigeno, se necessario, ed eventualmente con un tentativo di terapia con broncodilatatori (salbutamolo o epinefrina). Gli antibiotici non sono raccomandati per la bronchiolite a meno che non vi sia sospetto di complicazioni come la polmonite batterica secondaria” ha spiegato Susanna Esposito, presidente del congresso.
Speranze per il futuro
In futuro, però, le cose potrebbero migliorare. Sono allo studio, infatti, nuove terapie antivirali, al momento utilizzate in via sperimentale su neonati di pochi mesi. Inoltre, si sta lavorando allo sviluppo di vaccini specifici, anche per le donne in gravidanza.