Quali sono le malattie della vista nei bambini?

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 13/10/2022 Aggiornato il 13/10/2022

Le malattie della vista nei bambini sono abbastanza frequenti, ma con uno screening precoce è possibile prevenirle, come spiega la Giornata Mondiale che si celebra oggi

controlli della vista nei bambini

Le malattie della vista nei bambini sono abbastanza frequenti. Secondo gli esperti, uno screening precoce alla nascita potrebbe individuarle per tempo e indicare la giusta cura. In questo modo è possibile correggere i difetti visivi e assicurare al bambino una buona possibilità di visione, essenziale per la scuola e lo sviluppo delle abilità sociali.

La raccomandazione a non sottovalutare questi difetti visivi arriva dalla Giornata Mondiale della Vista, che ricorre il 13 ottobre ed è promossa dall’International Agency for the Prevention of Blindness – IAPB.
L’obiettivo è concentrare l’attenzione mondiale sull’importanza della cura dei problemi alla vista in tutto il mondo. In particolare la Società Italiana di Neonatologia raccomanda la prevenzione delle malattie della vista nei bambini piccoli, attraverso uno screening precoce per individuarle ed eventualmente correggerle nei primi mesi di vita. La Giornata Mondiale della vista, quest’anno, ha come focus l’importanza di accrescere la consapevolezza di ognuno e garantire che la cura degli occhi sia accessibile, inclusiva e alla portata di tutti, ovunque ci si trovi.

Quali sono le più frequenti malattie della vista nei bambini?

I disturbi della vista nei bambini sono diffusi in tutto il mondo, soprattutto però nei paesi a basso reddito.

  • La cecità in età pediatrica varia da 3 per 10.000 bambini nei Paesi ad alto reddito, salendo a 10 casi ogni 10.000 neonati nei Paesi a basso reddito.
  • Spesso, la responsabile della cecità è la cataratta congenita rappresenta una delle cause più frequenti di cecità infantile.
  • La cataratta congenita e altri problemi visivi causa di cecità (per esempio glaucoma congenito, distrofie retiniche ereditarie, atrofia ottica) sono quasi sempre legati a cause genetiche.
  • Nel 25-30% dei casi le cause sono esterne, come per esempio infezioni di rosolia o morbillo contratte dalla mamma in gravidanza.
  • In un quarto dei casi non è possibile individuare una causa precisa.

 

Quanto conta la nascita prematura?

Venire al mondo prima del tempo, in modo particolare prima delle 31 settimane oppure con un peso inferiore a 1500 grammi, espone al rischio di retinopatia della prematurità, un’affezione multifattoriale caratterizzata da un anomalo sviluppo dei vasi retinici.
L’incidenza, di questa malattie è tanto più probabile quanto più il neonato è prematuro ed è sempre più frequente perché oggi le cure neonatali permettono una maggiore sopravvivenza del prematuri. Si stima che un bambino su tre nato pretermine sviluppi questo disturbo. Le Linee guida internazionali raccomandano di effettuare uno screening specifico, mediante periodiche visite oculistiche, eseguite da un professionista specializzato nel riconoscere queste particolari malattie della vista nei bambini.

Come è possibile prevenire le malattie della vista nei bambini?

Il Ministero della Salute, con il decreto del 12 gennaio 2017, ha inserito la pratica dello screening visivo e uditivo neonatale tra i Livelli Essenziali di Assistenza rendendoli quindi garantiti e obbligatori per tutti i neonati. Alla nascita, tutti i neonati seguono lo screening visivo attraverso il test del riflesso rosso o RRT, che permette di identificare i casi di sospette anomalie congenite visive.

Se è presente qualche alterazione, i piccoli sono avviati a una valutazione oftalmologica completa e a un successivo percorso di cura adatto. Purtroppo, i risultati sui bambini nati nel 2017 mostrano un tasso di copertura nazionale del 74,7%, quindi ben al di sotto degli standard qualitativi internazionali richiesti che dovrebbero essere pari o superiori al 95%. Eppure, lo screening visivo neonatale per l’identificazione precoce della cataratta congenita rappresenta uno degli interventi sanitari con maggior rapporto costo/beneficio.

 

 

 
 
 

In sintesi

Che cosa si può fare per migliorare la diagnosi precoce dei disturbi visivi?

Il Gruppo di Ricerca prevenzione disabilità neurosensoriali dell’Istituto Nazionale per le Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) intende migliorare l’implementazione e la copertura dello screening visivo con RRT, presso tutte le neonatologie attive in Italia. Anche la Società Italiana di Neonatologia s’impegna costantemente per la divulgazione delle informazioni scientifiche per prevenire e curare i difetti visivi nei neonati.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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