Acetone nei bambini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/01/2015 Aggiornato il 13/01/2015

L'acetone è una sostanza prodotta dal fegato e deriva dalla digestione dei grassi utilizzati come fonte di energia in assenza o in carenza di glucosio (zucchero)

Acetone nei bambini

L’acetone può manifestarsi più facilmente in caso di febbre alta o di digiuno prolungato. In queste situazioni, infatti, l’organismo del piccolo da un lato introduce meno zuccheri (con la febbre si ha meno appetito) e dall’altro brucia velocemente le scorte a disposizione per poter soddisfare il normale fabbisogno del corpo. Una volta consumati gli zuccheri, l’organismo attinge quindi ai grassi come ulteriore fonte energetica. Il consumo di questi ultimi dà origine all’acetone.

Normalmente l’acetone viene trasformato dall’organismo in acqua e anidride carbonica. Se la sua formazione aumenta, si crea un accumulo nel sangue di particolari sostanze prodotte dalla combustione dei grassi (i corpi chetonici). Queste sostanze vengono successivamente eliminate dai reni attraverso l’urina o dai polmoni attraverso la respirazione. In quest’ultimo caso l’alito assume il caratteristico odore di frutta. I problemi all’origine L’acetone può essere la conseguenza anche di una malattia infettiva specie se in presenza di febbre o di un digiuno. È quindi il sintomo di un problema e non una malattia. L’acetone può essere anche determinato da un’alimentazione squilibrata, soprattutto quando è troppo ricca di grassi o povera di zuccheri. Può manifestarsi, però, anche in seguito a ripetuti episodi di vomito, digiuno prolungato, malattie al fegato, gastroenterite (infiammazione dell’apparato digerente) o febbre. Questo problema è poi particolarmente frequente nel neonato a causa delle ridotte riserve di zucchero dovute all’immaturità dell’organismo. L’acetone può comparire anche durante lo svezzamento, in quanto l’apparato digerente del bambino non è ancora del tutto pronto a ricevere nuovi alimenti.

Come si manifesta

Classico dell’acetone è l’inconfondibile odore di mele mature emesso dall’alito del bambino. In genere, infatti, l’acetone viene eliminato con la respirazione: in questo caso sprigiona a contatto con l’aria il caratteristico odore. Altre volte, invece questa sostanza (come gli altri corpi chetonici) viene eliminata attraverso l’urina: in questo caso la pipì del piccolo ha lo stesso odore dell’alito. L’acetone si manifesta spesso in seguito a episodi di vomito ed è, in genere, accompagnato da nausea, mal di pancia, pallore, sonnolenza, mal di testa, occhiaie e da una evidente “patinatura” che si forma sulla superficie della lingua, che appare asciutta e di colore bianco-giallastro. Questi sintomi possono durare alcune ore o anche per tutta la giornata. Il vomito acetonemico compare il più delle volte in seguito a febbre alta (oltre i 38.5 gradi misurati nel sederino) ma può sussistere anche in modo isolato senza una causa evidente. È detto anche “vomito ricorrente” o “ciclico”, in quanto dura alcune ore per circa 3-4 giorni per poi scomparire e quindi ripresentarsi. Se il vomito ricorrente perdura per diversi giorni, il piccolo può correre il rischio di disidratarsi, in quanto perde troppi liquidi. È, dunque, fondamentale informare il pediatra che, se necessario, può ricorrere a una fleboclisi (somministrazione in vena) di soluzione fisiologica a base di glucosio (zucchero), per reintegrare i liquidi persi dal bambino.

I rimedi più adatti

Occorre offrire al bebè un biberon di acqua e zucchero per ripristinare le riserve dell’organismo. Questo rimedio serve anche a evitare episodi di vomito. La disponibilità di zucchero fa diminuire l’eccesso di acetone nell’organismo. La camomilla o te deteinato zuccherati o dolcificati con il miele e i succhi di frutta per l’infanzia svolgono un’azione benefica sulle mucose (tessuti di rivestimento) gastriche. I succhi di frutta, in particolari, oltre allo zucchero, contengono i sali minerali, molto importanti per ripristinare l’equilibrio idro-salino (acqua e sale) dell’organismo. Se ha già iniziato lo svezzamento È consigliabile, quindi, dare da mangiare al piccolo pastina o crema di riso o una patata schiacciata: i carboidrati, infatti, rappresentano un’ottima fonte di zuccheri e aiutano a ridurre il vomito. Occorre poi eliminare il latte e i suoi derivati (formaggi e yogurt) per qualche giorno. Dopo l’anno di età si possono offrire al piccolo anche i grissini all’acqua (perché assorbono bene l’acetone) o i biscotti per l’infanzia. Sono poi da preferire, se è già iniziato lo svezzamento, alimenti come il pesce e le carni bianche (pollo e tacchino), anche sottoforma di omogeneizzati o liofilizzati. Superata la crisi, che di solito non dura più di 2-3 giorni, il piccolo può tornare all’alimentazione abituale.

Quando consultare il pediatra

È bene fare visitare il piccolo dal pediatra se l’acetone persiste per più di 2-3 giorni, specie se accompagnato da vomito, mal di pancia o febbre. Lo specialista può prescrivere un’analisi delle urine e del sangue per verificare l’eventuale presenza di corpi chetonici. Si tratta di semplici test eseguibili anche a casa. Basta immergere le apposite strisce reattive o gli stick (in vendita in farmacia) direttamente nell’urina: se cambiano colore, vuol dire che sono presenti i corpi chetonici. In questo caso il pediatra indicherà l’alimentazione seguire. L’acetone, infatti, non è una malattia, per cui di solito si risolve senza bisogno di farmaci.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Bimba di 4 anni che respinge la mamma e vuole solo il papà

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

In 5^ settimana la camera gestazionale è vicina alla cicatrice del precedente cesareo

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La posizione della camera gestazionale in prossimità della cicatrice nei primissimi tempi della gravidanza è inevitabile perché l'utero è ancora di piccole dimensioni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti