Riflesso di Moro nel neonato: cos’è e quando preoccuparsi

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli Pubblicato il 20/02/2024 Aggiornato il 22/02/2024

Tra i normali riflessi neonatali c'è anche il riflesso di Moro: ecco di cosa si tratta, come e quando si manifesta e a cosa fare attenzione.

Riflesso di Moro neonati

Avete mai notato che i bambini molto piccoli, quando sentono un rumore improvviso o vengono spostati bruscamente in posizione supina, aprono le braccia e allungano le gambe? Si tratta del riflesso di Moro, un riflesso neonatale che tende a scomparire con il tempo. Di cosa si tratta esattamente e a cosa bisogna prestare attenzione? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere!

Cos’è il riflesso di Moro nel neonato?

Il riflesso di Moro è un riflesso neonatale che prende il suo nome da quello del pediatra austriaco Ernst Moro, che lo descrisse per la prima volta nel 1918. Consiste in una reazione involontaria del neonato ad uno stimolo improvviso o da una sensazione di caduta e si manifesta con un allargamento delle braccia e delle gambe prima verso l’esterno, aprendo allo stesso tempo le mani, e poi di nuovo verso l’interno del corpo.

Gli stimoli che provocano il riflesso di Moro

Ci sono alcuni stimoli che possono provocare il riflesso di Moro nei neonati, ad esempio un rumore forte o improvviso, un brusco cambiamento di posizione, un soffio sul viso del piccolo oppure una sensazione di caldo o di freddo sull’addome. Si può osservare anche mettendo il bimbo in posizione supina e alzandogli le braccia per poi lasciarle ricadere, provocando così una sensazione di caduta; per provocare il riflesso, in questo caso, non è necessario sollevare la testa del piccolo. Il riflesso di Moro si può manifestare anche durante il sonno.

Come si manifesta?

Il riflesso di Moro può essere descritto in breve come un soprassalto del neonato in risposta ad uno stimolo, in cui il piccolo estende le braccia allargando mani e dita e poi flettendo verso l’interno le mani e chiudendo i pugni. Allo stesso tempo le gambe si estendono verso il basso per poi tornare nella posizione di partenza. Infine le braccia si rilassano e tornano ad appoggiarsi sul petto; a questo può seguire un breve pianto. Il riflesso può essere accompagnato anche da altri piccoli segni, come ad esempio una maggiore apertura degli occhi, l’apertura della bocca oppure una breve pausa nella respirazione. Si possono individuare diverse fasi del riflesso di Moro:

  • fase di innescamento, in cui uno stimolo improvviso innesca il riflesso;
  • fase di estensione, in cui il bimbo estende in maniera decisa le braccia e allarga le dita delle mani;
  • fase di contrazione, in cui le braccia si ripiegano verso il petto, come se il bimbo volesse abbracciarsi.

Quando scompare il riflesso di Moro?

Il riflesso di Moro compare già nel grembo materno intorno alla venticinquesima settimana di gestazione e raggiunge la sua completezza intorno alla trentaquattresima settimana. Tende a scomparire intorno ai sei mesi di vita del neonato, ma ogni bimbo è diverso, quindi queste tempistiche possono variare leggermente. Se però il riflesso di Moro non scompare entro l’anno di età, potrebbe essere la spia di un problema neurologico.

Riflesso di moro e autismo, cosa sapere

Non sembrano esserci correlazioni tra riflesso di Moro e autismo, ma se questo riflesso tende a non scomparire entro l’anno di vita potrebbe essere il segno di un possibile problema neurologico. La cosa migliore da fare è consultare il proprio pediatra, in modo che possa valutare attentamente la situazione.

Quando preoccuparsi?

I bambini nati prematuri possono avere uno scarso tono muscolare e quindi un riflesso di Moro più debole, ma una totale assenza di questo riflesso potrebbe indicare:

  • un’asfissia grave al momento del parto;
  • una lesione alla nascita;
  • un’infezione;
  • un’emorragia intracranica;
  • una malformazione cerebrale;
  • una paralisi cerebrale di tipo spastico;
  • sindrome di Down o altre condizioni genetiche.

In questo caso deve essere il pediatra il nostro principale punto di riferimento: solo lui potrà valutare la situazione in maniera precisa e indirizzare i genitori verso gli specialisti più adatti.

In copertina foto di Anna Shvets da Pexels

 
 
 

In breve

I neonati manifestano riflessi spontanei che tendono a scomparire con l’età. Tra questi c’è anche il riflesso di Moro: vediamo insieme come si manifesta, quando sparisce e le situazioni da monitorare attentamente.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Bimba di 4 anni che respinge la mamma e vuole solo il papà

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

In 5^ settimana la camera gestazionale è vicina alla cicatrice del precedente cesareo

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La posizione della camera gestazionale in prossimità della cicatrice nei primissimi tempi della gravidanza è inevitabile perché l'utero è ancora di piccole dimensioni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti